Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 10 novembre ha approvato il regolamento istitutivo della Commissione toponomastica comunale. L’assessore Simone Tosi ha riassunto in aula i sette articoli di cui è composto il regolamento della nuova Commissione, ricordando che il civico consesso dovrà scegliere due dei suoi componenti e attendere poi che si concluda il bando per la scelta dei due esperti della materia (anch’essi futuri componenti di questo organismo) per vederla insediarsi. “L’impegno che ci prendiamo è di arrivare tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo – ha detto – a insediare la Commissione”. Il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Taurasi ha ringraziato l’assessore per il lavoro svolto attraverso un percorso condiviso tra tutte le forze politiche e ricordato che con questo nuovo organismo si potrà evitare che arrivino in Consiglio ordini del giorno e segnalazioni di cittadini relativi a nuove strade o piazza da intitolare. Soddisfazione per quanto definito è stata poi espressa dalla capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti: “l’abbiamo proposta noi questa Commissione, auspichiamo che abbia un suo spazio autonomo ed autorevole”. E se il capogruppo del PdL Roberto Andreoli si è chiesto come mai la Commissione può valutare proposte dei cittadini “purchè firmate da almeno 5 persone. Perché 5? Spero che questo soggetto non tolga poi prerogative al Consiglio comunale rispetto a dibattiti futuri sulla toponomastica”. L’assessore Tosi ha replicato ad Andreoli che il numero di 5 è una sorta di compromesso a cui si è giunti approntando il regolamento, spiegando altresì che le proposte della Commissione potrebbero essere respinte una prima volta dalla Giunta comunale, che delibera sull’intitolazione di vie, piazze o parchi, motivando questa però il diniego: ma di fronte ad una seconda proposta, da fare entro dieci giorni dalla precedente, la Giunta non potrebbe sindacare oltre e avallare la decisione della Commissione.

La delibera è stata poi approvata all’unanimità.

La nuova Commissione toponomastica comunale è costituita da sette membri (Sindaco o suo delegato; due consiglieri comunali, uno della maggioranza e uno della minoranza; due esperti della materia nominati dal Sindaco; i due dirigenti dei settori Urbanistica e Cultura). La partecipazione alle sedute della Commissione è volontaria e non prevede rimborsi o gettoni di presenza: questa rimane in carica per la durata del mandato del Consiglio comunale. Nel regolamento si spiega anche quali saranno le modalità di lavoro della Commissione, i criteri per la denominazione di aree e luoghi (è da preferire la toponomastica preesistente mentre i nuovi nomi devono essere legati alla città o essere di rilevanza nazionale ed internazionale), si evidenzia inoltre come alla Commissione possono essere sottoposte proposte da cinque cittadini iscritti alle liste elettorali o anche da almeno due associazioni iscritte all’albo.