Le Stagioni 2011/2012 dei Teatri Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano e Dadà di Castelfranco si aprono il 22 e il 23 novembre con una grande classico della letteratura inglese: “La bisbetica Domata” di William Shakespeare.

La bravissima Vanessa Gravina, Edoardo Siravo ed un cast composto da altri nove attori con la partecipazione di Giulio Farnese, delizieranno il pubblico con questo spettacolo con adattamento e regia di Armando Pugliese

In una Padova reinventata dall’autore stile anni ’70, il caparbio Petruccio, attirato soprattutto dalla dote, conquista vigorosamente l’indomabile Caterina: una femmina ribelle che, sulle note delle musiche originali di Goran Bregovich, balla al ritmo balcanico

Travestimento, scambio e inganno sono gli elementi di questo spettacolo , il testo shakespeariano è infatti contenuto in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, quindi.

Precede il dramma un prologo in cui un calderaio, Cristoforo Sly, è raccolto ubriaco da un signore davanti ad un osteria in aperta campagna: Sly è portato al castello, e gli fanno la beffa di trattarlo al suo risveglio come se fosse un gentiluomo che dopo lungo tempo ha ripreso l’uso della ragione, e lo fanno assistere alla commedia de “La bisbetica domata”.

Shakespeare, in questa commedia, dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile. Egli si oppone alle fredde regole sociali dei matrimoni combinati per interesse o prestigio delle famiglie e, nella figura di Caterina, ci mostra con ironia i conflitti interiori di una moglie domata dal matrimonio. Caterina mostra, al contempo, la sottile intelligenza femminile, il coraggio e l’ostinazione che la sorreggono nel rapporto difficile con Petruccio.

Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e Bianca, fanciulla educata, ma prepotente alla fine, che da docile si rivelerà una despota, mette in guardia il pubblico sulle false apparenze

I travestimenti e lo scambio dei ruoli danno vita a situazioni ironiche e a malintesi che divertono il pubblico e rompono la drammaticità di alcune scene. La stessa Caterina appare comica quando sputa sentenze e si infuria come un serpente velenoso, mentre, in casa di Petruccio, essa risveglia la nostra compassione. Come in tutto il teatro elisabettiano, le commedie di Shakespeare, volte al divertimento del pubblico, non mancano però di offrire momenti di profonda riflessione e spunti educativi.

La brava Vanessa Gravina è una Caterina mai doma che fa intendere nel finale come tanta sottomissione sia calcolata e che tutte le Caterina del mondo siano pronte a restituire agli uomini quello che verrà loro dato, nulla di più è nulla di meno

L’introduzione crea un passaggio dalla realtà al sogno, per poi introdurci nell’azione comico-farsesca della storia. L’azione dura cinque giorni e si basa su scene di contrasto e contrapposizione di personaggi. È proprio da queste opposizioni, di carattere, di tono o di situazione, che nasce l’originalità e la vivacità di questa commedia, benché fra le più semplici e lineari di Shakespeare.

La regia di Armando Pugliese individua tre mondi nell’universo della commedia:nel prologo e nell’epilogo troviamo quello tardo-cinquecentesco della taverna, abitata dal calderaio e dai suoi compari; il mondo della rappresentazione, invece, è proiettato in una sorta di futuro/immaginifico, che in realtà avrà i colori e i toni dei nostri anni sessanta; mentre la casa di Petruccio, dove Caterina viene ‘educata’, diventa una sorta di ‘mondo dei trolls’, dove il ‘domatore’ comanda e governa i suoi servi ibseniani, per sottomettere la femmina ribelle.

Il regista fa vivere le tre trame, che si intrecciano nella commedia in un gioco scenico divertente e divertito.

Prossimo appuntamento mercoledì 7 dicembre al Mac Mazzieri di Pavullo e venerdì 16 dicembre al Dadà di Castelfranco con lo spettacolo “Al dutaur di mat” da “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta con l’istrionico Vito.

 

Per informazioni e prenotazioni

Teatro Dadà Castelfranco 059/92.71.38

Teatro Mac Mazzieri di Pavullo 0536/30.40.34

 

Prevendita biglietti

Teatro Dadà Castelfranco: mercoledì venerdì e il giorno prima dello spettacolo dalle 15.30 alle 19. La sera dello spettacolo dalle ore 20.

Teatro Mac Mazzieri di Pavullo: il giorno precedente e il giorno stesso dello spettacolo dalle 17 alle 19 e tutti i giorni di programmazione cinematografica . La sera dello spettacolo dalle ore 20.