C’è anche una delegazione di Modena alla “Conferenza nazionale per il lavoro autonomo e la micro e piccola impresa” promossa dal Pd nazionale che si tiene oggi a Monza. Per il Pd modenese sono presenti Paolo Negro, coordinatore della segreteria provinciale; Palma Costi, consigliera regionale e responsabile del forum provinciale economia e lavoro; Tino Vaccari, responsabile del forum cittadino economia e lavoro. La conferenza è stata preceduta, lunedì scorso a Modena, da un incontro organizzato dal Pd alla Camera di commercio sui temi della piccola e media impresa.

“La nascita del governo Monti – dichiara Paolo Negro – offre l’opportunità di aggredire i nodi strutturali che frenano lo sviluppo del Paese, ma anche, per il Pd, di concorrere in modo determinante a salvare l’Italia, parlando al cuore produttivo del Paese reale. Questo salto di qualità – prosegue Negro – è inscritto nel nostro pieno sostegno al Governo Monti e in iniziative come quella di oggi a Monza, preceduta da centinaia di incontri preparatori. La ricostruzione dell’Italia è impossibile senza liberare le potenzialità del lavoro autonomo e delle micro e piccole imprese. È il nuovo dato culturale e politico, oltre che economico, dal quale vogliamo partire. Occorrono misure mirate per il lavoro autonomo e per la micro e piccola impresa perché quasi nulla accomuna un’impresa con due dipendenti e un’impresa con 200 dipendenti”.

“L’obiettivo è definire proposte nazionali concrete – aggiunge Palma Costi – per sostenere e rilanciare il lavoro autonomo, la micro e piccola impresa. Nel patto per la ricostruzione dell’Italia che adottiamo oggi a Monza, il Pd si impegna su un ventaglio di politiche e di riforme, misure specifiche per il lavoro autonomo e la micro e piccola impresa, accompagnate da interventi orizzontali: dalla ristrutturazione profonda delle pubbliche amministrazioni alla riscrittura dell’assetto fiscale, federalismo incluso, per premiare i produttori; dagli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture alle politiche industriali e sostegno dell’innovazione”. A queste riforme si devono affiancare, precisa Palma Costi, “politiche per l’abbattimento dei costi dell’energia; per la liberalizzazione dei mercati dei servizi; per rafforzare il capitale sociale e sanzionare i comportamenti devianti, in particolare le attività ‘in nero’ e l’offensiva della criminalità organizzata”.