«In relazione alla costruzione del cinema multisala a Mirandola, l’Amministrazione comunale, scegliendo tra i due progetti presentati per la realizzazione della struttura, si è sempre mossa con grande coerenza, attenendosi ai principi e agli indirizzi strategici del vecchio Piano Regolatore e che stanno ispirando il nostro Piano Strutturale Comunale. Ma non solo. Il Comune di Mirandola è stato l’unico della provincia di Modena che ha drasticamente ridotto le aree commerciali previste. Il progetto che non è stato accolto, presentato dalla ditta Coinvest, prospettava la realizzazione, assieme al multisala, di un’area commerciale e di servizi di diverse migliaia di metri quadrati, e il Comune non aveva alcuna intenzione di classificare altre aree come commerciali, contraddicendo di fatto una propria scelta precedente.
E la bontà del nostro operato è stata riconosciuta anche dal fatto che i legali della Coinvest hanno ritirato la richiesta di sospensiva dell’opera in un primo tempo presentata al Tar. Altro punto determinante per la scelta del Comune è stata la viabilità. Il progetto approvato infatti ha garantito l’accesso dalla Tangenziale, cosa che non vale per l’altro. Vorrei comunque ribadire, ancora una volta, che per la costruzione del multisala non c’è stata nessuna gara d’appalto. Si è trattato invece di una scelta dell’Amministrazione, arrivata peraltro dopo un lungo percorso condiviso, anche dalla Regione e dalla Commissione Territorio e Ambiente del Comune, e concluso da un voto unanime del Consiglio comunale, che ha valutato tra due progetti, scegliendo quello meno impattante. Del resto la programmazione del territorio la fa il Comune e non il privato».

