I genitori di Rachida, la marocchina di 35 anni uccisa a martellate dal marito il 19 novembre a Sorbolo Levante, sono in attesa del visto per entrare in Italia e riportare in patria la salma della figlia. Acmid, l’Associazione donne marocchine in Italia, ha fatto sapere di volersi costituire parte civile nel processo e di essere pronta a farsi carico del trasferimento e delle esequie. Lo ha reso noto la presidente e parlamentare Pdl Souad Sbai aggiundendo che ”non risulta” la conversione di Rachida al cristianesimo, indicata come causa dell’uxoricidio.