Qual è il futuro della Sezione distaccata di Pavullo del Tribunale di Modena? Riuscirà a sopravvivere ai tagli prossimi venturi della spesa pubblica? E’ quanto chiede in sostanza l’on. Miglioli al ministro della Giustizia Paola Severino a pochi giorni dal suo insediamento. Domanda non peregrina visto che la manovra d’agosto varata dal precedente governo prevede all’articolo 1 di “procedere alla soppressione ovvero alla riduzione delle sezioni distaccate dei Tribunali”.

Non è la prima volta che il parlamentare del Pd interroga il governo per conoscere la sorte del Tribunale di Pavullo. Finora le risposte sono state rassicuranti ma è anche vero che in tempi di “duri sacrifici” il rischio di tagli non può essere escluso. Per questo l’on. Miglioli chiede al ministro Severino se “intende riconfermare la presenza di questo servizio essenziale per le comunità dei comuni interessati”.

La Sezione distaccata del Tribunale di Pavullo serve 14 comuni della montagna per un totale di 60 mila residenti e una superficie complessiva di 1410 km quadrati, circa la metà dell’intera provincia. Lo scorso anno sono state emesse 173 sentenze civili, 101 sentenze penali e 270 decreti ingiuntivi, a fronte di un carico complessivo di 434 cause civili, 257 procedure di volontaria giurisdizione, 122 cause penali, 270 esecuzioni immobiliari. Davanti al Giudice di Pace risultavano iscritte 397 cause civili e 40 procedimenti penali.

Per smaltire questa mole di lavoro ci sono appena due magistrati, uno civile e uno penale, un cancelliere, un assistente giudiziario e un collaboratore. Mentre nell’Ufficio del Giudice di Pace lavorano un giudice, un cancelliere, un assistente giudiziario, un operatore amministrativo e un collaboratore.

“Il personale è già ridotto all’osso – commenta il parlamentare del Pd – con costi assai modesti per il bilancio statale. Questo grazie anche al significativo contributo del Comune di Pavullo che si fa carico di una spesa rilevante per il funzionamento degli uffici giudiziari. Mi auguro quindi – conclude Miglioli – che il piano di riorganizzazione degli uffici giudiziari tenga conto delle esigenze del nostro territorio, già duramente colpito da rilevanti riduzioni ai fondi per lo sviluppo e il sostegno alle aree deboli. Senza contare che la viabilità del nostro

Appennino non consente di raggiungere in tempi rapidi le altre sedi di Modena e di Sassuolo, soprattutto in condizioni di maltempo. Per queste ragioni le istituzioni locali, i Comuni, la Comunità montana, le associazioni sindacali e di categoria, concordano sulla necessità di mantenere in funzione la Sezione distaccata del Tribunale e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Pavullo”.