Una delle figure di spicco a livello internazionale sarà ospite alla Gabella di via Roma martedì 6 dicembre alle ore 21, si tratta del prof. Riccardo Petrella autore del Manifesto mondiale dell’acqua e un testimone della difesa dei beni comuni. L’incontro organizzato dalla Gabella e dal Comitato Acqua bene comune sarà l’occasione per un confronto sul concetto stesso di “bene comune” e di come i risultati dei referendum dell’11 e 12 giugno devono essere ancora sanciti di fatto dalle scelte della politica.
Petrella rispetto ai beni comuni pone una questione: “Dobbiamo sapere – dichiara – se il capitale privato può continuare ad essere proprietario della vita, o invece non sia ora di cambiare. Essere proprietario della vita, delle energie, dell’acqua, dell’alimentazione, del sole, del vento, della terra, degli ospedali, delle scuole. È tutta la stessa battaglia, quella della ricchezza collettiva”.
CITTADINANZA E BENI COMUNI
I beni comuni per Petrella devono essere responsabilmente condivisi anche dalla cittadinanza, Petrella dichiara come la delega di responsabilità agli eletti sia stato un passaggio storico essenziale che però oggi rischia di non essere più sufficiente: “La conoscenza, la comunicazione, le informazioni, gli spazi pubblici possibili, i meccanismi identitari e decisionali collettivi – spiega Petrella – sono profondamente differenti da quelli in atto 40 o 30 anni fa. Le varie primavere, anche recenti, hanno dimostrato che il cittadino è un fuoco che non si spegne mai. La parola «cittadino» è possente. Se sono messi in condizione di farlo, i cittadini preferiscono la responsabilità alla servitù”. Petrella proporrà alla nostra città una sfida ambiziosa, quella di coinvolgere i cittadini nelle decisioni: “L’enorme scandalo rappresentato dal governo italiano – spiega Petrella – che ha rifiutato di applicare i risultati dei referendum abrogativi sull’acqua rappresenta l’ultimo esempio flagrante di una classe dirigente europea becera, incivile, che ha buttato alle ortiche il senso dello Stato e disprezza con malvagità le decisioni dei cittadini. La «Comunità europea dei beni comuni» sarà cittadina o non sarà”.
RICCARDO PETRELLA
Economista politico (studi all’Università di Firenze), fondatore e segretario del Comitato Mondiale dell’Acqua, autore del Manifesto dell’Acqua, è consigliere della Commissione Europea a Bruxelles e professore di mondializzazione presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio); insegna anche alla “Libera Università di Bruxelles” (sessione olandese).
Presidente del Gruppo di Lisbona è collaboratore di “Le Monde Diplomatique” ed è stato per cinque anni presidente dell’Associatión des Amis de Le Monde Diplomatique.
Militante, è un “operaio della parola” presente ovunque è possibile proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell’economia capitalistica di mercato.

