Da un po’ di tempo i radicali ed i cattocomunisti insistono nel chiedere un’amnistia che faccia uscire i criminali dalle carceri, giustificando tale richiesta con l’argomento del sovraffollamento delle carceri stesse.
L’unico modo per risolvere il problema del sovraffollamento è quello di costruire nuove carceri. La sola idea di un’amnistia o di un provvedimento d’indulto costituisce un insulto ed una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini che sono state vittime di reati, spesso violenti, da parte dei criminali comuni. Nuove carceri dunque, che consentano una vita decorosa e dignitosa ai carcerati, ma nessuna amnistia o indulto, né ora e né mai. Già in passato un provvedimento d’indulto aveva fatto uscire dalle carceri migliaia di delinquenti; un provvedimento che ha suscitato indignazione e rabbia fra i cittadini. Molti dei delinquenti liberati sono poi stati di nuovo catturati, processati e riportati in carcere, a seguito dei nuovi reati commessi; il problema del sovraffollamento, quindi, è rimasto irrisolto. Tornare a parlare dunque d’indulti o amnistie mi sembra immorale e politicamente indecente. Lo Stato deve, innanzitutto, assicurare ai cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse, il rispetto delle leggi e la certezza della pena: se venisse meno a tale dovere, subentrerebbero l’anarchia ed il caos.
(Fabio Filippi)