Lo sviluppo sostenibile dei territori rurali è un tema di crescente interesse per l’intera collettività perché garantisce la tutela del paesaggio, la conservazione delle identità e delle culture locali, il mantenimento della biodiversità e dell’ambiente. Tuttavia sono in corso processi che rischiano di compromettere la qualità complessiva e lo sviluppo di questi territori, nonostante il riconoscimento condiviso del loro valore per la collettività. A questo si aggiunge lo spopolamento delle campagne e la mancanza di giovani che riescano a vedere una prospettiva di lavoro e di vita nell’agricoltura.

“La pianificazione del territorio, come oggi la conosciamo, – spiega il prof. Alessandro Capra, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – pur declamando alcuni principi, separa la pianificazione dalla produzione agricola del territorio e demanda questo ruolo a politiche settoriali come la PAC e le sue declinazioni nazionali e regionali e provinciali dei Piani di Sviluppo Rurale. Banalizzando l’ambiente rurale è considerato un vuoto rurale da riempire di funzioni urbane e molte delle politiche pianificatorie con approcci di riqualificazione, spesso di aree marginali, fissano un’immagine statica del mondo rurale, destinata a non essere autosostenibile economicamente, socialmente e culturalmente se non in una visione di qualità paesaggistica diffusa”.

E’ in questa cornice di riflessioni sul presente che si inserisce il convegno promosso dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con OVERSEAS e AIAB Emilia Romagna, patrocinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, su “La sfida della sovranità alimentare per lo sviluppo sostenibile dei territori”.

L’appuntamento è per mercoledì 7 dicembre 2011 a partire dalle ore 10.00 presso l’Aula FA1A della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” (via Vignolese 905) a Modena.

L’incontro aperto dai saluti del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Alessandro Capra, proseguirà con un “Introduzione ai concetti ed alle pratiche della Sovranità alimentare” affidate alla prof. ssa Grazia Ghermandi, Presidente del corso di laurea in Ingegneria Ambientale e laurea magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Successivamente interverranno: prof. David Fanfani (Univ. di Firenze) su “Il valore del progetto locale partecipato per uno sviluppo sostenibile del territorio”; dott. Luca Colombo (Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica) su “Pedagogia della terra: sovranità alimentare locale, nuova agricoltura. Cosa sono e perché sono importanti”; prof. Ginevra Virginia Lombardi (Univ. di Firenze) su “La sostenibilità ambientale ed economica della sovranità alimentare”. Alle ore 12.00 seguirà una sessione dedicata a “La sovranità alimentare come pratica contadina e di cittadini consapevoli”, moderata da Paola Donati, con contributi di Michele Caravita (Associazione Campi Aperti), Davide Biolghini (Tavolo Reti di Economia Solidale), Dario Brollo (Banca Popolare Etica). Nel pomeriggio la discussione proseguirà alle ore 14.30 con un confronto su “Come le istituzioni e la pianificazione territoriale si confrontano con il tema della sovranità alimentare”, cui partecipano il prof. Gabriele Bollini (UNIMORE), dott. ssa Vittoria Montaletti (Regione Emilia Romagna) dott. ssa Roberta Rivi (Provincia Reggio Emilia) e Dott. ssa Bruna Paderni (Provincia di Modena).

Il seminario vuole approfondire il tema della tutela del territorio e del suo sviluppo sostenibile declinato secondo il tema della Sovranità Alimentare come nuova lente che consenta di indirizzare le politiche e le risorse per una valorizzazione effettiva dei nostri territori rurali perché producono cibo e non perché potenzialmente edificabili, e come chiave di lettura della pianificazione di area vasta. Si vuole, quindi, puntare ad una riflessione per ridefinire le strategie di sviluppo locale nella prospettiva della sostenibilità ambientale, sociale, culturale.

Il seminario riguarderà in primis la tutela del proprio territorio: cosa significa sviluppare un’economia locale che rafforzi oltre la difesa di prodotti o attività anche la riduzione dell’inquinamento e dello spreco di energia derivati dal trasporto, accresca la consapevolezza del valore delle risorse naturali come bene comune da salvaguardare e difenda dallo spreco e perdita di territori fertili nella nostra regione.

“E’ molto importante – afferma la prof. ssa Grazia Ghermandi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – cercare di integrare fattivamente lo sviluppo rurale e la pianificazione territoriale, superando posizioni che ritengono la pianificazione inconciliabile con la produttività del territorio. La Sovranità Alimentare delle comunità locali deve avere un ruolo prevalente nella gestione dei territori rurali : è certamente un valore culturale, ma deve acquisire anche peso economico per poter portare sviluppo. Una agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle persone, produce sia cibo che risorse, necessarie anche per affrontare emergenze ecologiche , ma produce anche lavoro ed ha quindi una grande valenza sociale”.