(Adnkronos/Labitalia) – Nel 2010 i lavoratori dipendenti iscritti all’Inps sono 12.654.117 con un decremento di 191.846 unità (-1,5%) rispetto ai 12.845.963 soggetti iscritti nel 2009. Emerge dal Bilancio sociale dell’Inps in corso di presentazione a Roma. E riguardo alle qualifiche, gli operai rappresentano il 52% del totale dei dipendenti, gli impiegati il 39,2%, gli apprendisti il 4,2%, i quadri il 3,4% e i dirigenti l’1%.

“La situazione di difficoltà sul mercato del lavoro in conseguenza della crisi economica -si legge nel Bilancio- è evidenziata dal calo degli apprendisti (-8,4%), degli operai (-2%), dei dirigenti (-2,2%), mentre c’è una sostanziale stabilità per gli impiegati (-0,3%) e per i quadri (+0,3). I lavoratori dipendenti nel 2010 si concentrano nel Nord-Ovest dove risiede il 33% del totale, seguito dal Nord-Est (24,1%), dal Centro (20,6%), dal Sud (15,1%) e dalle isole (7,1%). I maschi rappresentano il 58,9% del totale dei lavoratori dipendenti (si sono ridotti del 2,4%), mentre le femmine rappresentano il 41,1% (-0,4%).

Gli iscritti alla Gestione dei parasubordinati dell’Inps sono nel 2010 1.694.731, di cui 1.442.227 collaboratori pari al 85,1% del totale e 252.504 professionisti pari al 14,9%. Tra i collaboratori i maschi sono il 58,1% e versano il 71,7% dei contributi complessivi pari a 5.676 milioni di euro, mentre le femmine sono il 41,9% e versano il 28,3% dei contributi. I collaboratori con attività esclusiva, cioè che risultano iscritti alla sola Gestione dei parasubordinati, sono il 65,8% mentre quelli che, esercitando attività concorrente, sono iscritti ad altre gestioni rappresentano il 34,2%. Il 54,8% dei collaboratori si trova al Nord dove vengono pagati il 63,8% dei contributi totali; il 26,0% si trova nel Centro Italia e versa il 23,2% dei contributi; infine il 19,2% è nel Mezzogiorno e versa il 13%. Tra i professionisti, il 61,9% è costituito da maschi e il restante 38,1% da femmine.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il 59,1% risiede al Nord, il 24,7% al Centro e il 16,2% nel Mezzogiorno. La crisi pesa soprattutto sui giovani. Nel 2010, secondo quanto emerge dal bilancio sociale dell’Inps, gli under 30 sono dimunuiti del 9,2%. La fascia piu’ colpita è quella dei giovanissimi ante 19 anni (-39,8% nel solo 2010), mentre la fascia 20-24 fa segnare -11%.