Nato nel 2007 per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in collaborazione con la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, la gestione della parte operativa del progetto di microcredito Avere Credito è passata, dal settembre 2010, alla Fondazione Casa del Volontariato di Carpi. Prossimi alla conclusione del 2011, si coglie l’occasione per un bilancio dell’esperienza, fornendo qualche dato interessante.

Avere Credito si rivolge a cittadini – italiani o stranieri muniti di regolare permesso di soggiorno – residenti nei comuni di Carpi, Novi e Soliera che abbiano un reddito ISEE pari o inferiore ai 30mila euro. Le esigenze finanziate si possono suddividere in sei tipologie principali: abitative; istruzione; mobilità; autoimpiego; tutela salute e diritti; eventi critici ed imprevisti. L’importo massimo erogato è di 4mila euro, per un massimo di 48 mesi ad un tasso di interesse fisso del 4%.

Dal giugno 2007 al dicembre 2011 sono state presentate 245 domande, delle quali 74 si sono trasformate in erogazione di prestiti, per un totale di 230mila euro. Sono diciotto i prestiti per i quali si è completata la restituzione, undici quelli in mora.

Tra le finalità finanziarie rientra anche quella della formazione professionale. A tal fine si sono erogati finanziamenti per i corsi OSS (Operatore socio sanitario) promossi dall’Istituto Professionale Nazareno. Le domande finanziate per il corso sono dieci, per un totale di 22mila euro. Per nove di questi prestiti la restituzione procede normalmente, mentre uno soltanto è in mora. Tra coloro che hanno già completato il corso, la quasi totalità ha trovato lavoro, e soltanto un soggetto è ancora in cerca di occupazione.

Per il futuro le prospettive vanno nella direzione di ampliare la rete degli sportelli – già presenti presso ANMIC, UDI, Fondazione Antonio Paltrineri, Ancescao, Centro Sociale Gorizia e Sportelli sociali di Carpi, Novi e Soliera – puntando sull’associazionismo locale; rafforzare il tutoraggio – a questo proposito un corso rivolto ai tutor è in corso presso la Casa del Volontariato; ampliare l’importo del prestito per sviluppare il ricorso al microcredito quale strumento per favorire l’autoimprenditorialità, e non soltanto il sostegno sociale e familiare.

Tra le modalità di accesso al microcredito, oltre al canale più tradizionale dello Sportello, da poco è stata regolamentata anche quella di accesso attraverso la paretecipazione al Gruppo del Microcredito. Si tratta di una modalità che permette alle persone che vi prendono parte di confrontarsi sulla propria idea imprenditoriale e trovare nel gruppo un sostegno anche nella fase di restituzione delle rate.

È importante ricordare che la valenza del progetto risiede soprattutto nella sua natura creditizia – e non di mera beneficenza – che punta a stimolare lo sviluppo economico e l’autonomia individuale attraverso un indebitamento responsabile. Come emerge dalle parole di Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Banck e Premio Nobel per la pace nel 2006: L’elargizione di denaro non costituisce una soluzione, né a breve né a lungo termine. Il mendicante passerà a un’altro aiuto, e poi a un altro ancora, affidandosi per sopravvivere a un meccanismo senza via d’uscita.