Sciopero generale del lavoro pubblico per tutta la giornata lunedì 19 dicembre proclamato dai sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl Uil per cambiare la manovra del Governo e assicurare equità. Scioperano lunedì prossimo tutti i lavoratori della pubblica amministrazione: enti locali, sanità, ministeri, enti previdenziali (enti pubblici non economici), vigili del fuoco, agenzie delle entrate, del territorio e delle dogane, dipendenti Acer e i lavoratori delle cooperative sociali e dei settori assistenza e sanità privata. E’ prevista una manifestazione lunedì mattina davanti alla Prefettura di Modena (viale Martiri della Libertà 34) alle ore 10.
I “soliti noti”, lavoratori pubblici per primi, non sono disposti a pagare il peso del risanamento e per questo proclamano sciopero unitariamente. Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo durante l’iter parlamentare al fine di ottenere: una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati; misure che colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti senza penalizzare ulteriormente il welfare locale e la sanità e che eviti pasticci sulla ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali, come nel caso delle province; l’eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali; una riorganizzazione degli enti, anche quelli previdenziali (come il super-Inps), attraverso una vera contrattazione che garantisca la tenuta occupazionale e punti al miglioramento dei servizi e non a una mera operazione ragionieristica.
Sono i garantiti i servizi essenziali così come stabilito dalle normative vigenti sulla regolamentazione del diritto di sciopero sui servizi pubblici essenziali.