No di Cgil-Cisl-Uil di Modena all’aumento del 6 per cento delle tariffe dell’acqua. Un rincaro, dicono i sindacati, non concordato e che avrà un impatto fortemente negativo sui bilanci delle famiglie. «Nel 2012 le famiglie modenesi saranno messe in gravi difficoltà, oltre che dalla economica e occupazionale, anche dagli aumenti di luce e gas, dall’Imu, dall’innalzamento dell’Iva e delle accise sui carburanti. Negli ultimi anni – continuano Cgil-Cisl-Uil – le tariffe dell’acqua sono sempre aumentate ben oltre il tasso di inflazione, ma senza che il rincaro fosse accompagnato da un soddisfacente aumento degli investimenti sulla rete. Da tempo, inoltre, sollecitiamo l’estensione su tutto il territorio provinciale del metodo procapite che, tenendo conto del consumo effettivo in relazione al numero dei componenti il nucleo familiare, può essere utile al contrasto degli sprechi. Su questa proposta e sull’incidenza degli aumenti chiediamo un confronto trasparente. Nel frattempo – concludono Cgil-Cisl-Uil – invitiamo l’assemblea dei sindaci a rivedere le decisioni assunte e a ripristinare il corretto confronto sindacale».