«Senza il coinvolgimento e la valorizzazione dei lavoratori, Seta rischia una “falsa partenza”». Usa una metafora presa in prestito dalla Formula Uno il sindacalista della Cisl di Modena, Pasquale Coscia, per commentare la firma apposta ieri davanti al notaio per la fusione per incorporazione della piacentina Tempi nella modenese Atcm. «Dal 1° gennaio 2012 Seta sarà operativa dal punto di vista formale, mentre da quello sostanziale il percorso è appena avviato – avverte Coscia, che è responsabile delle politiche della mobilità per la segreteria provinciale della Cisl – Infatti, pur avendo sottoscritto il 28 settembre in Regione un protocollo sindacale per facilitare il passaggio alla nuova società delle tre aziende di trasporto pubblico locale di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, poco o nulla è stato fatto per risolvere le problematiche relative ai dipendenti della nuova compagine. Per questo – continua Coscia – abbiamo chiesto un confronto urgente sulle priorità del piano industriale e sulle novità organizzative di Seta. Restiamo convinti della necessità e utilità di procedere ad aggregazioni di questo tipo per razionalizzare i costi e qualificare il servizio, ma ribadiamo che senza un reale coinvolgimento e la piena valorizzazione dei lavoratori – conclude il segretario Cisl – processi così delicati e complessi rischiano di creare dei carrozzoni di cui non abbiamo assolutamente bisogno».