Un gioco abusato ma sempre istruttivo. Nel 2012 la Lega governa Modena, cosa succederebbe? Cominciamo dalla città e andiamo per punti.

Tasse e bilancio comunale: sicuramente non ci sarebbe alcun aumento dell’addizionale Irpef così come non verrebbero toccate le tariffe dell’acqua, mentre l’Imu verrebbe applicata al minimo consentito dalla legge. Come far quadrare il bilancio, allora? Non tartassando i modenesi, ma mediante tagli e ancora tagli che vadano a colpire le spese improduttive e clientelari alle quali l’attuale amministrazione non mette mano per non scontentare componenti della maggioranza.

Edilizia: stop all’espansione dell’abitato e alla cementificazione selvaggia. Modena non ha bisogno di nuove case perché esiste un’enorme quantità di abitazioni vuote la cui immissione sul mercato deve essere incentivata.

Inquinamento, tutela ambientale e politica energetica: questo punto in parte si sovrappone al precedente. A Modena esiste un grave problema di inquinamento che non si combatte espandendo l’abitato ma tutelando e incrementando i polmoni verdi. Quindi niente piscina al parco Ferrari ma un incremento della piantumazione; limitazioni del traffico tramite una gestione razionale del trasporto pubblico che preveda anche alcune corse gratuite; incentivazione dell’elettrico mediante la creazione di una rete efficiente di aree di ricarica. No categorico ai periodici blocchi del traffico, che non servono a nulla se non a favorire realtà commerciali vicine al PD. Ovviamente no alla terza linea dell’inceneritore, che qualcuno persevera diabolicamente a etichettare come non inquinante. Al contrario importazione delle esperienze alternative di smaltimento rifiuti, che esistono e hanno un basso o nullo impatto ambientale.

Stranieri e servizi sociali: le due cose vanno insieme perché i servizi sociali sono la voce di maggiore spesa dei nostri enti locali, e una larga fetta delle uscite si dirige verso il sostegno agli stranieri, erroneamente presentati come ricchezza per il territorio. Le spese sociali vanno attentamente monitorate perché non possono diventare il festival dei regali a favore di certe categorie. Per gli stranieri che non hanno possibilità di entrare nel mercato del lavoro, devono essere utilizzati gli strumenti esistenti di rimpatrio volontario.

Sicurezza: utilizzo su larga scala della polizia municipale per la prevenzione e la repressione della criminalità. Coinvolgimento dei cittadini in servizi volontari di controllo del territorio. Riduzione del fenomeno della clandestinità tramite una reale politica di espulsioni.

Centro storico: il centro deve diventare il salotto di Modena e per arrivare a questo deve essere riportato a vita. Per cui no a politiche persecutorie nei confronti dei commercianti, come quelle che si sono viste negli ultimi mesi. Sì invece a politiche che incentivino il ritorno in centro dell’artigianato tradizionale, componente non solo economica ma anche culturale delle vecchie vie di Modena. Facilitazioni per bar e ristoranti che vogliano allestire strutture all’aperto e soprattutto regole uguali per tutti. A questo proposito siamo fermamente contrari a certi aiuti “di stato” a locali pubblici che non fanno altro che alterare la libera concorrenza. Per riequilibrare il rapporto tra centri commerciali e centro storico, chiediamo un servizio navetta gratuito che colleghi i parcheggi dei primi con il secondo.

Passiamo ora a tre punti che riguardano la provincia.

Deposito gas di Rivara: se governasse la Lega Nord il 2012 sarebbe l’anno della chiusura definitiva di ogni ipotesi di realizzazione del deposito nonostante le pressioni di certi gruppi di interesse.

Cispadana: il tracciato della grande arteria della bassa verrebbe spostato più a Nord, in modo da limitarne l’impatto sulla vita dei cittadini e sull’ambiente. Inoltre, al fine di renderla fruibile da un maggior numero di utenti, assumerebbe le caratteristiche non di un’autostrada, come vuole la sinistra, ma di una superstrada, con accesso gratuito da ogni strada limitrofa.

Pal: l’ospedale di Baggiovara non può essere un buco nero che assorbe tutte le risorse finanziarie provinciali destinate alla sanità. I piccoli ospedali e presidi sanitari dislocati sul territorio devono essere preservati e valorizzati.

Auguriamo ai modenesi che gli amministratori vogliano accogliere qualcuno di questi consigli.

(Il segretario provinciale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Riad Ghelfi –  Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Stefano Bellei)