Questa mattina la Befana Comunista di Rifondazione Comunista Modena ha porta il carbone alla filiale Unicredit di Modena in Piazza Grande, 40 quale simbolo della speculazione che le banche stanno facendo nei confronti dei cittadini e degli Stati, per denunciare gli alti costi del servizio bancario e il piano di ristrutturazione di Unicredit che prevede 5.200 licenziamenti.

Speculazione delle banche

Siamo di fronte ad una truffa colossale. La BCE pochi giorni fa ha prestato alle banche europee e italiane qualcosa come 500miliardi di € al tasso dell’1% (l’Unicredit ha acquistato 7,5mld), le quali a loro volta prestano gli stessi soldi agli Stati attraverso l’acquisto di BTP che in Italia oggi hanno un tasso tra il 6 e il 7%. Oppure li possono utilizzare per pagare le obbligazioni in scadenza emesse dalle stesse banche private: in ogni caso una rendita eccezionale quasi a costo zero! BCE e Banche commerciali sono inoltre le principali responsabili della creazione del debito pubblico, vera e propria truffa ai danni della classe lavoratrice e dei ceti poveri. La BCE è essa stessa soggetto speculatore! Perciò diciamo No al pagamento del debito!

Quale lavoratore o otterrebbe mutui a questi interessi? Questi soldi devono andare ai cittadini, agli investimenti su innovazione e ricerca, al welfare, non a garantire i profitti alle banche che controllano il debito pubblico. Per questo noi diciamo che le banche vanno nazionalizzate e tutto il sistema finanziario deve essere riportato sotto il controllo pubblico per fermare la speculazione.

Costi delle banche

È noto che le banche italiane detengono il record dei conti correnti più cari d’Europa, con un costo medio di ben 295 euro contro i 114 euro della media europea. Ed anche per i mutui la situazione non migliora, quelli italiani hanno tassi superiori a quelli europei dello 0,6-0,7% in più.

Tutto ciò genera un saccheggio sistematico dalle tasche delle famiglie, e ci fa dire che le banche italiane, in pratica, hanno retto la crisi a spese dei cittadini, addebitando sulle spalle di famiglie e piccole e medie imprese costi elevatissimi.

Licenziamenti e liquidazioni d’oro

Unicredit è la banca che ha concesso all’ex amministratore delegato Alessandro Profumo una liquidazione d’oro di 42 mln di €. Ma è anche la stessa banca che ha recentemente approvato un piano industriale che prevede tra il 2011 e il 2015 una riduzione del personale di 5.200 unità, a fronte di 6,5 miliardi di utile netto che la banca prevede di raggiungere sempre nel 2015. Vogliamo il tetto agli stipendi dei manager, perché la ricchezza di un manager non deve essere ottenuta con il licenziamento di migliaia di lavoratori.

(Prc Federazione di Modena – Prc circolo “Gramsci” Modena)

LE PRECEDENTI EDIZIONI DELLA BEFANA COMUNISTA

2011 carbone a Marchionne per l’attacco ai diritti dei lavoratori

2010 carbone a ATCM per la manifesta incapacità nel gestire il trasporto pubblico modenese

2009 carbone a Hera per l’incapacità nel realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti

2008 carbone a Confindustria per il mancato rinnovo del contratto dei metalmeccanici

2007 carbone a Trenitalia per l’aumento del costo del biglietto a fronte di un servizio scadente