In occasione del 62° anniversario dell’eccidio delle fonderie di Modena del 9 gennaio 1950, quando furono uccisi dalla polizia 6 operai durante la manifestazione per la riapertura della fabbrica, la Federazione PRC di Modena e il circolo cittadino “Gramsci” organizzano la partecipazione alla commemorazione e promuovono un incontro pubblico.

Una delegazione del PRC sarà presente lunedì 9 gennaio alle ore 9 alla commemorazione presso il cippo ai caduti per ricordare la lotta di quegli operai, che furono uccisi per il diritto al lavoro e la democrazia segnando un passaggio importante per la storia dei lavoratori, non solo modenesi. 62 anni dopo chi detiene il potere economico e politico in Italia e in Europa vuole distruggere i diritti dei lavoratori e i principi democratici nel mondo del lavoro per costruire un mondo fatto di flessibilità, precarietà e stipendi da fame!

I comunisti, oggi come allora, rivendicano il diritto ad un lavoro sicuro e rilanciano la battaglia per la tutela ed i diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto alla precarietà e dalla difesa dello Statuto dei Lavoratori, art. 18 in primis! Ed è questo il tema dell’assemblea pubblica in calendario venerdì 13 gennaio alle ore 21 a Modena presso la sala “Ulivi” dell’Istituto storico di via Menotti 137 assieme a Gianni Rinaldini dell’area La Cgil che vogliamo, Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra (PRC e PdCI) e Fabio Sebastiani, giornalista di Liberazione.

(PRC Federazione di Modena, Segreteria provinciale)