Metti un normale sabato pomeriggio in centro. Durante la camminata 10.000 passi contro la mal’aria, organizzata sabato 21 pomeriggio da tre circoli di Legambiente che fanno riferimento alla nostra città, con l’adesione di Bologna pedonale e dell’Associazione “Casaralta che si muove” è stata effettuata una rilevazione in continuo dei livelli delle polveri fini.

Ciò è stato possibile grazie alla presenza del prof. Luciano Forlani, della Facoltà di Chimica Industriale dell’Università di Bologna, dotato di apposito rilevatore, in funzione durante tutta la passeggiata durata circa due ore.

I dati sono decisamente negativi e non danno scampo: le PM 10 hanno costantemente superato la soglia dei 50 mcgr. per metro cubo, con una media che si è aggirata attorno ai 90, e picchi di 110 lungo viale Panzacchi: come evidenzia la tabella non si riscontrano cali apprezzabili nelle zone a traffico limitato.

I quasi 100 mcgr del secondo passaggio in Piazza Maggiore evidenziano uno stato dell’aria veramente fuori controllo, una vera e propria Mal’aria.

Che fare? Il problema ha radici strutturali, riguarda un’area vasta qual è in primo luogo la pianura Padana, un grande catino ricettacolo di un addensamento di polveri fini da troppi anni presente e al di sopra delle soglie di tolleranza per molte giornate (la loro somma raggiunge quasi un periodo equivalente a tre mesi in molti capoluoghi di provincia).

Occorre prevenire le situazioni di emergenza, quali si stanno verificando ancor più in questo inverno nebbioso e avaro come non mai di precipitazioni: servono sterzate vere e proprie nelle politiche trasportistiche: spostare il trasporto merci da gomma a ferro, attrezzando i nostri servizi ferroviari a trasportare per lunghi tratti i TIR, rilanciare il trasporto pubblico in questi anni e in questi ultimi mesi oggetto continuo di tagli che hanno penalizzato la qualità del servizio, soprattutto – nel caso delle ferrovie – per i pendolari e i viaggiatori a lunga percorrenza. Nell’area bolognese occorrono seri piani per lo sviluppo del Sistema Ferroviario Metropolitano, della mobilità ciclabile ed ecosostenibile, oltre ad azioni preventive di riduzione del traffico per scongiurare picchi realmente pericolosi per la salute di tutti, situazioni nelle quali si impongono misure immediate di blocco. Ma come stiamo ripetendo ad ogni inverno non si può passare da emergenza a emergenza.

 

La partenza è stata alle 15.20 da Porta Galliera e l’arrivo in Piazza Maggiore alle 16.50.