Le Fiamme Gialle di Modena hanno arrestato due usurai di origine campana residenti a Modena, e sequestrato immobili, auto, gioielli e conti correnti bancari per un valore di oltre mezzo milione di euro. I finanzieri hanno perquisito in Emilia Romagna, Lazio e Campania le abitazioni ed altri immobili in possesso degli indagati, un uomo di 62 anni e una donna di 52.

Le Fiamme Gialle hanno scoperto l’usura analizzando la preoccupante situazione economico-finanziaria di alcune imprese modenesi ad alto tasso di evasione, contestualmente sottoposte a controllo fiscale.

Le vittime erano per lo più imprenditori in grave difficoltà economica e venivano scelte dagli usurai i modo capillare, frequentando le sale da gioco presenti in città, nel cui ambito individuare appunto soggetti dipendenti dal gioco e fortemente indebitati, ai quali veniva garantita ampia disponibilità di denaro contante per far fronte alle difficoltà economiche in cui versavano le aziende di proprietà.

I finanziamenti venivano concessi in contanti, con restituzione a tassi di interesse del 10% mensile, contestualmente alla consegna di assegni non intestati o cambiali firmate in bianco.

In alcuni casi e per avere tassi di interesse appena più vantaggiosi, le vittime erano costrette a consegnare orologi di pregio o gioielli a garanzia del prestito ricevuto, che potevano essere facilmente immessi nel mercato legale di rivendita grazie ai contatti tra gi arrestati e la criminalità organizzata campana.

Il calcolo dell’interesse usurario applicato sui prestiti concessi alle vittime è stato quantificato tra il 120% ed il 170% su base annua, a fronte del limite consentito dalla normativa di settore, che prevede, per il trimestre 01 gennaio 2012-31 marzo 2012, l’applicazione di un tasso soglia massimo pari al 18,1% circa, nel caso di credito alla persona.

I conti correnti degli usurai, sequestrati e analizzati dalle Fiamme Gialle, hanno evidenziato movimenti di denaro per oltre un milione di euro.

Di recente, una delle vittime di usura individuate era stato anche oggetto di un grave e presunto atto intimidatorio costituito dall’incendio di un magazzino utilizzato per l’esercizio dell’impresa edile di proprietà, con riferimento al quale sono tuttora in corso le indagini per stabilirne la riconducibilità alla propria condizione di soggetto usurato.

I due usurai sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e custoditi presso la casa circondariale Sant’Anna di Modena. Le indagini proseguono per individuare altre vittime degli usurai arrestati.