“Imboniti ma non rassicurati.” E’ il commento di Alessandro Borghetti, coordinatore provinciale IDV, che sentenzia -“E’ necessario che il comune, sopratutto a fronte dell’apertura delle attività, si preoccupi di togliere ogni dubbio residuo sul caso autodromo”.Ieri (28-01-2012) è stata una giornata di prove libere al neo autodromo di Modena “eppure i cittadini, attraverso comitati e associazioni come Modena Attiva, continuano a porre domande sull’effettiva congruenza dei lavori terminati col progetto valutato dalla Conferenza dei Servizi. Progetto che, nella stesura originale, era stato approvato dalla conferenza e dichiarato ‘ambientalmente compatibile’. I dubbi riguardano le precauzioni da adottare per garantire la tutela delle falde e del territorio, in particolare quelle che riguardano l’impermeabilizzazione delle fognature. L’assessore Sitta sembra sicuro, nelle sue dichiarazioni fuori e dentro le istituzioni, della bontà del progetto; come delle misure per garantire la tutela del territorio e delle falde ma non riesce evidentemente a trasmettere la stessa sicurezza ai suoi concittadini. Noi dell’Italia dei Valori non riusciamo proprio a capire perché, a fronte di tale sicurezza, sia così difficile fare un’operazione di trasparenza che sollevi ogni dubbio sul caso. In fondo non stiamo parlando di dare garanzie su qualcosa che è in fase di progettazione ma di qualcosa di ben più concreto e tangibile: far vedere che l’opera, compiuta e operante, è stata realizzata come da progetto seguendo tutti i criteri necessari alla salvaguardia dell’ambiente. Non ci sembra una richiesta insostenibile, da parte di cittadini ragionevolmente preoccupati per qualcosa di così delicato e prezioso come le falde acquifere. Soprattutto considerato che l’equilibrio delle falde una volta compromesso è difficilmente ripristinabile”.