E’ iniziata nel ricordo di Oscar Luigi Scalfaro, con un minuto di silenzio osservato per il presidente emerito della Repubblica morto ieri, la cerimonia per il conferimento a Giorgio Napolitano della laurea ad honorem in Scienze Internazionali dell’Università di Bologna.

Per quanto riguarda politica e governo afferma Napolitano: la percezione del ruolo insostituibile della politica “si è affievolita insieme con la forza degli ideali, anche per effetto di una perdita di efficacia, persuasività e inclusività del sistema politico. E mi riferisco alle istituzioni rappresentative, ai processi elettorali, ai partiti: una crisi da cui si può uscire solo attraverso riforme in tutti questi campi”. E’ quanto ha affermato a Bologna il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Metto in guardia contro la pericolosità di reazioni, a qualsiasi provvedimento legislativo, che vadano ben al di là di richieste di ascolto e confronto e anche di proteste nel rispetto della legalità, per sfociare nel ribellismo e in forzature e violenze inammissibili”.  Ha aggiunto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Sulle riforma: “Si dovrà verificare in Parlamento anche la possibilità di definire, o di prospettare credibilmente, revisioni di norme della seconda parte della Costituzione, come si riuscì a fare anni fa solo con la riforma del Titolo V, in senso più conseguentemente autonomistico”. E’ quanto auspicato dal presidente della Repubblica.

“Il peso dell’Europa nel suo complesso si è venuto in termini demografici ed economici, innegabilmente restringendo e tende a restringersi quanto più da parte di noi europei si esiterà a unire le forze, a procedere sulla via dell’integrazione, quanto più singoli stati membri dell’Unione coltiveranno l’illusione dell’autosufficienza”. Con queste parole il presidente Napolitano ha lanciato da Bologna, il suo appello per la collaborazione internazionale in sede europea.

Cortei di protesta nel centro cittadino all’insegna di slogan rivolti a ‘Joe Napolitano’ come ”La laurea te la diamo noi”; in mano sacchi dell’immondizia con attaccato un cartellino che indica la facoltà di laurea, in testa un ‘tocco’, il copricapo dei nuovi ‘dottori’.

La polizia ha caricato gli studenti di Occupy Bologna che volevano contestare la visita del presidente Napolitano: l’intervento dopo un lancio di uova contro agenti. Tra studenti e polizia c’è stato un contatto in via de’ Poeti con manganellate. Ferito un cronista della redazione bolognese di Repubblica –  è stato colpito con una manganellata in testa e sulla mano destra. E’ stato accompagnato al pronto soccorso, e per i medici ha riportato contusioni guaribili in due giorni -. L’altro gruppo di manifestanti, il centro sociale Tpo e il collettivo Sadir, hanno buttato carta igienica e sacchi di spazzatura contro la Guardia di Finanza. Per gli studenti il presidente è ”il primo responsabile di un futuro segnato dalla precarietà”.