“Sulla stampa modenese è emersa la notizia che tra gli iscritti al Pdl ci sarebbe anche un ‘amico’ dei clan. È evidente che non ci può essere nessuna tolleranza da parte del partito verso chi è ritenuto vicino a clan camorristici. Per questo, dopo aver già segnalato anomalie nel tesseramento, chiederò al Coordinamento nazionale del Pdl di fare le verifiche del caso e di respingere immediatamente l’iscrizione di questa persona. È chiaro, però, che questa doverosa misura non può bastare. Per questo chiederò anche che sia respinta l’adesione della persona che lo ha tesserato e che gli ha aperto le porte del partito. Dobbiamo costruire il partito degli onesti, come ci ha indicato l’On. Alfano al momento della sua elezione a segretario. È quindi un preciso dovere di tutti noi vigilare per evitare che il Pdl possa diventare uno strumento per persone di dubbia provenienza. Moralità e legalità devono essere il tratto distintivo del nostro partito. Per questo dobbiamo sempre tenere alta la guardia. È un dovere che dobbiamo assolvere nei confronti dei nostri elettori. Mi aspetto che, almeno questa volta, tutto il partito sia unito nel non volere queste persone tra i nostri iscritti”.

Così il Vicepresidente dei Deputati del Pdl, On. Isabella Bertolini, Coordinatore provinciale del partito a Modena, alla luce dell’articolo apparso sulla stampa modenese a firma di Giovanni Tizian, il giornalista che vive sotto scorta perché minacciato dalla criminalità organizzata, circa la presenza di ‘amici’ dei clan fra i tesserati del Pdl a Modena.