Sabato 18 febbraio 2012 al Teatro De André di Casalgrande (ore 21,00) la MMCompany di Michele Merola porta sulla scena un trittico di danza contemporanea firmato da Emanuele Soavi, Enrico Morelli e Michele Merola.
La serata si aprirà con la prima assoluta di “OFFillusiON”, creazione di Emanuele Soavi per MMCompany. Danzatore e coreografo ferrarese residente a Colonia, Emanuele Soavi, dopo una brillante carriera come interprete per diversi coreografi – tra i quali J. Kylian, W. Forsythe, M. Ek, H.V. Manen – crea lavori per molti teatri e compagnie europee tra cui:
Introdans (NL), Theatre Dortmund (D), Teatro dell’Opera di Aquisgrana. Partecipa inoltre a numerosi festivals internazionali come Bolzano Danza, Berlino Dock 11, Sat Festival Barcelona ricevendo nel 2010 il premio danza “Città di Colonia” e nel 2011 il premio come migliore artista “Kölner Darstellerpreis 2011”.
Tema chiave di questa creazione è l’essenza del rapporto amoroso e del gioco dei ruoli. Acceso-Spento/On-Off è un divertissement per cinque interpreti fatto di soli e parti d’insieme e accompagnato da arie pop-barocche.
Seguirà poi “Stanze” coreografia di Enrico Morelli dal 2011 in repertorio alla MMCompany.
Enrico Morelli, giovane coreografo e danzatore di MMC dal 2004, ha firmato nella sua carriera coreografie per: Astra Roma Ballet, Scuola del Teatro dell’Opera di Roma, DWT Dance Theatre, Balletto di Firenze.
La sua “Stanze”, su musiche di Philip Glass e Ben Frost, è uno sguardo indiscreto e curioso nell’altrui intimità. Nella scatola nera del palcoscenico si accendono luci e si scoprono ombre, gli estranei si spiano, si ascoltano in uno spazio che unisce, separa e circonda.
Concluderà lo spettacolo “La metà dell’ombra”, pluripremiata coreografia di Michele Merola, coreografo campano di formazione classico-accademica a capo dal 1999 della MMCompany, a cui sono toccati riconoscimenti internazionali e commissioni importanti.
– “La metà dell’ombra”, partitura per corpi maschili, è una parabola spirituale che racconta il mistero del sacro in bilico tra espiazione (gestualità laceranti e punitive) e speranza (rituali collettivi). Si alternano quadri toccanti e danze corali a sancire con ritmo unisono la terrena presenza del corpo. Una grammatica che stupisce per guizzi compositivi inaspettati e si affida a una rigorosa poetica formale. Merola tratteggia con gusto momenti plastici ed evocativi. La sua danza non interroga né provoca. E’ bella. (Elisabetta Ceron – Danza&Danza 12 maggio 2011) –
Informazioni: Teatro De André Tel. 0522/1880040, Progetto Danza – Reggio Emilia tel. 0522/791397.

