“Proviamo grande amarezza di fronte alla decisione della Corte Costituzionale che, su iniziativa dell’allora governo Berlusconi-Bossi, ha annullato una legge della Regione Abruzzo ed ha di fatto stabilito che le Regioni non possono intervenire in via legislativa in materia di calendario venatorio”.

Così hanno dichiarato oggi il Consigliere regionale Luciano Vecchi e il responsabile per le tematiche della caccia per il PD modenese Luca Gozzoli.

“Di qui la decisione inevitabile della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna di ritirare la propria Legge sul calendario venatorio e di trasformare la Legge, sulla quale si era già acquisito il parere sostanzialmente positivo delle Associazioni venatorie e di quelle agricole, in un atto amministrativo di valenza annuale e non più triennale”.

“Tale situazione è prodotta dalle scelte del passato governo Berlusconi-Bossi che esplicitamente ha teso a chiedere una pronuncia costituzionale sostenendo che, alla faccia del federalismo, le Regioni sulla materia non hanno potestà legislativa, quando già da tempo, e la nostra Regione ne è l’esempio, molte Regioni avevano scelto questa strada, sicuramente più certa e lineare.”

“La scelta di disciplinare per legge il calendario venatorio per un periodo triennale consentirebbe di dare maggiori certezze e stabilità alla gestione del territorio e del patrimonio faunistico e maggiore robustezza al dialogo tra le componenti sociali, quella agricola, quella venatoria e quell’ambientale chiamate a confrontarsi sulla materia”.

“Ora ci impegneremo a sostenere la delibera amministrativa sul calendario venatorio regionale ed i suoi contenuti che saranno gli stessi del progetto di legge ritirato. Noi siamo per un atto che persegue l’obiettivo di una caccia sostenibile con l’ambiente e l’agricoltura, che consente lo sviluppo e la tutela della biodiversità, e la conservazione della specie a rischio, valorizzi la gestione sociale dei territori di caccia”.