Rispetto ai casi specifici sollevati, anche per dovere nei confronti dell’opinione pubblica, la direzione evidenzia che effettivamente per tre notti due persone adulte di sesso maschile sono state ricoverate nell’area dedicata a ostetricia. Il ricovero in quell’area è stato autorizzato per garantire una adeguata assistenza pur in presenza di una situazione straordinaria, che non consentiva di accogliere in altri reparti i pazienti stessi. Si è quindi preferito offrire una situazione che non fosse precaria sotto il profilo della cura; inoltre per cercare di trovare, pur in una situazione di emergenza, una soluzione accettabile anche sotto il profilo della privacy, si è utilizzata una stanza defilata rispetto alle altre, dotate di due letti e con il bagno all’interno della stanza stessa.

Rispetto al caso della donna ricoverata temporaneamente in pediatria si stanno facendo i necessari approfondimenti, anche se da una prima verifica non risulterebbe essersi verificato alcun caso come quello denunciato.

L’Azienda conclude evidenziando che in ogni caso non si tratta di situazioni ordinarie, bensì strettamente connesse a situazioni straordinarie.