Un ginecologo in pensione residente nel bolognese, è indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato per aver falsificato un testamento di un amico di vecchia data, L.C., morto nel capoluogo emiliano nel 2009 a 83 anni, senza eredi. Nel documento il medico risultava il beneficiario principale di un importante patrimonio immobiliare e mobiliare. La Guardia di finanza ha sequestrato beni per quasi 14 milioni (39 immobili, per un valore di circa 11,5 milioni di euro, e conti correnti e depositi bancari e postali per ulteriori 2,7 milioni, oltre a due cassette di sicurezza, il cui contenuto non è ancora noto).

Dopo il decesso erano stati “ritrovati” due testamenti manoscritti, risultati poi falsi. Secondo il codice civile, se una persona muore senza lasciare eredi, il suo patrimonio viene devoluto allo Stato, ed è questo il motivo per cui al ginecologo è stata contestata la truffa. Le indagini erano partite da un esposto dell’arcidiocesi di Bologna, indicata a sua insaputa come beneficiaria.