“In piazza per costruire il futuro”, questo lo slogan scelto per la manifestazione nazionale, indetta dalle categorie sindacali dell’edilizia Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, che vedrà il prossimo 3 marzo 2012 a Roma una nutrita rappresentanza dell’Emilia Romagna di più di mille partecipanti tra delegati e lavoratori del settore.

In Emilia Romagna nel 2011 si è registrato un ulteriore calo degli addetti – nel complesso circa 60.000, cioè circa 9000 in meno rispetto al 2010 -, un aumento della Cig che coinvolge oltre il 15% degli addetti e un calo di gare d’appalto di circa il 58 %, mentre i primi dati del 2012 già testimoniano come il nuovo anno non sia partito con una maggiore spinta rispetto al 2011. Negli ultimi tre anni sono circa 30mila i posti di lavoro persi in regione.

Tra le proposte concrete di Feneal, Filca e Fillea ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo; tutti temi questi che i sindacati emiliano-romagnoli hanno posto nei recenti confronti con la Regione chiedendo un piano straordinario dei lavori pubblici, di rapida attivazione, per sbloccare le opere già finanziate e immediatamente cantierabili che, per motivi burocratici, non trovano rapido inizio; un piano straordinario per la messa a norma e sicurezza degli edifici pubblici con priorità per quelli scolastici; la riqualificazione dei centri storici. Iniziative i cui lavori di manutenzione determinerebbero immediatamente la creazione di centinaia di posti di lavoro per ridare fiato alle piccole e medie imprese.

Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti. Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato ed in favore dell’attuazione della Patente a punti.

In Emilia Romagna inoltre siamo di fronte ad un sostanziale blocco della contrattazione attuato dalle associazioni datoriali. Infatti ad oltre un anno dalla presentazione delle piattaforme per il rinnovo dei contratti territoriali del settore edile nessun accordo è stato sottoscritto, esasperando ulteriormente la già drammatica condizione dei lavoratori edili.

Il 3 marzo a Roma (concentramento delle lavoratrici e dei lavoratori alle ore 9,00 presso P.zza Bocca della Verità) il corteo si concluderà a P.zza San Gregorio (Arco di Costantino) dove si terrà il comizio conclusivo al quale, oltre ai tre Segretari Generali di categoria, parteciperanno i Segretari Generali Confederali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

In ogni provincia Feneal, Filca e Fillea organizzano pullman per partecipare alla manifestazione.