Maurizio Landi è lo studente meritevole che si è aggiudicato la Borsa di studio “Franco Lombardini” per l’anno accademico 2011-2012, quale incentivo a proseguire gli studi verso la laurea magistrale.

Laureato in Ingegneria Meccatronica con il massimo dei voti e la lode presso la facoltà di Ingegneria della sede di Reggio Emilia, Landi ha ricevuto il prestigioso premio istituito sette anni fa dalla famiglia Lombardini in memoria di Franco, sotto la cui guida l’azienda Lombardini Motori, negli anni 1970-80, divenne leader europea e terzo costruttore al mondo nella produzione di motori diesel di piccola e media potenza.

Ad Andrea Cerra, vincitore lo scorso anno, è stato confermato il premio per il secondo anno di corso per essere riuscito ad ottenere il massimo dei voti in tutti gli esami sostenuti nel primo anno di laurea magistrale.

La cerimonia di assegnazione si è svolta ieri nell’Aula Magna “Pietro Manodori” di Università di Reggio alla presenza dei figli Adelmo, Francesca ed Elena e della signora Gianna Paglia Lombardini, che ha consegnato personalmente i premi agli studenti, ringraziandoli “per l’impegno profuso negli studi, impegno che auspichiamo manteniate anche nel lavoro che andrete a svolgere che aiuterà sicuramente a far crescere e migliorare le nostre aziende, l’Università e la città”.

La giornata, organizzata da Rotary Club di Reggio Emilia, insieme a Club della Meccatronica e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, si era aperta con i saluti del presidente del Rotary Enrico Zini e del pro rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Luigi Grasselli, quindi Aimone Storchi, amministratore delegato di Vimi Fasteners SpA, in qualità di presidente del Club Meccatronica di Industriali Reggio Emilia ha presentato un’interessante quadro sulla situazione delle imprese meccatroniche che operano nella nostra provincia.

“Sono oltre 300 le imprese del nostro territorio – ha spiegato Storchi – che integrano processi di progettazione complessa di meccanica, elettronica e informatica in 6 diversi comparti: meccanica agricola, macchine e robot di produzione, componenti per auto motive, attrezzature per parchi giochi, elettrodomestici, componentistica. La nostra produzione meccatronica ha generato, nel solo 2009, un valore complessivo di ricavi di oltre 6 miliardi di euro”. E dopo averne elencato punti di forza e di debolezza, Aimone Storchi ha ricordato il valore strategico della collaborazione tra imprese, università e ricerca per promuovere il distretto della meccatronica di Reggio Emilia a livello nazionale e internazionale. La relazione si è chiusa con un invito rivolto ai giovani a “scegliere percorsi di studio e di specializzazione tecnici di cui necessitano le nostre imprese e di cui sono sempre alla ricerca”.

Il preside della facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, prof. ing. Eugenio Dragoni, ha quindi introdotto le relazioni di Andrea Spaggiari, Marco Cocconcelli e Claudio Bianchini che hanno illustrato i risultati del lavoro di ricerca e di trasferimento tecnologico realizzati e favoriti dall’attività presso il Laboratorio Lombardini.