Silvia Noè (Udc) ha rivolto un’interpellanza alla Giunta per sapere se, viste le attuali difficoltà economiche in cui versano i Comuni e la Regione, la soluzione progettuale individuata (interramento nell’area urbana di Bologna del tratto ferroviario, circa 6 km, della linea Bologna-Portomaggiore) e se questa scelta risponde ai massimi criteri di funzionalità ed economicità; in grado di risolvere i problemi posti permettendo anche in futuro soluzioni operative quali il potenziamento e cadenzamento (già oggi necessari di un doppio binario). La consigliera, in particolare, chiede di sapere se sono stati previsti progetti alternativi all’interramento e quale comparazione e valutazione ha portato alla scelta definitiva del progetto di interramento che avrà un costo di circa 7 milioni di euro a km, senza considerare lo spostamento della linea di trazione elettrica e i necessari costi da grezzi a effettivi della nuova fermata di via Libia-S.Orsola, i costi dei servizi alternativi da porre in attività durante i lavori. La Noè, infine, chiede alla Regione se, a fronte dei disagi certi dei pendolari, sono stati previsti miglioramenti effettivi quali: la rapida elettrificazione del materiale rotabile; l’aumento della velocità di linea soprattutto tra Budrio e Portomaggiore; l’accessibilità in particolare per le persone disabili e il miglioramento dei servizi igienici e dei servizi generali nelle stazioni (riscaldamento e adeguamento delle sale di attesa).