Con i voti contrari di PDL, Lega Nord, Lista civica Per Sassuolo, Gruppo misto, del Sindaco, e del Consigliere Mauro Guendalini, i voti favorevoli di PD e Lista civica Sassuolo per Pattuzzi, e l’astensione del Consigliere Sergio Basile (IDV), il Consiglio comunale di Sassuolo, nella seduta serale di martedì 27 marzo, ha respinto la richiesta di revoca del Presidente del Consiglio comunale di Sassuolo, Francesco Rubino, presentata ai sensi dell’articolo 19 comma 3 dello Statuto, dai Consiglieri del gruppo PD Susanna Bonettini, Sonia Pistoni, Antonio Caselli, Carla Ghirardini, Andrea Lombardi, Giuseppe Megale, Sandro Morini, Giulia Pigoni, Davide Ricci, Maria Savigni e del Consigliere della lista Sassuolo per Pattuzzi, Franca Cerverizzo.
Su 29 votanti, 18 sono stati i voti contrari alla richiesta di revoca e 10 i voti a favore. Il Presidente Rubino non ha partecipato al voto.
La richiesta, articolata in 13 punti, è stata illustrata dal Consigliere del PD Antonio Caselli. “L’obiettivo della richiesta presentata – ha affermato – è riportare sul binario della normale e sana dialettica politico amministrativa le sedute del Consiglio comunale. Il nostro duro giudizio è che fino ad oggi il Consiglio comunale non ha funzionato. Il Presidente dovrebbe assicurare il regolare svolgimento dei lavori dell’assemblea nel rispetto del regolamento, cosa che a nostro giudizio non è accaduta, come comprovato dai fatti riportati ed elencati nella proposta di revoca”.
Articolato il dibattito che ha anticipato il voto: “Il Consiglio comunale merita un Presidente al di sopra delle parti – ha affermato il Consigliere Franca Cerverizzo (Lista Sassuolo per Pattuzzi), favorevole alla richiesta di revoca. “In tre anni, in questo Consiglio, i compiti e le funzioni del Presidente, previsti dalla legge, sono stati disattesi. Mi chiedo se gli ultimi sconvolgimenti che hanno interessato la maggioranza possano avere influito sul comportamento del Presidente”.
Per il Consigliere Susanna Bonettini (PD) “l’azione proposta non vuole essere un processo alla persona ma al ruolo da essa ricoperto. Non potevano rimanere inerti di fronte alle numerose inadempienze riscontrate e al clima da stadio che si è venuto spesso a creare all’interno del Consiglio. Ognuno dei consiglieri è stato coinvolto in questo clima, ma la responsabilità più grande della situazione che si è venuta a creare è del Sindaco, che come prima carica istituzionale avrebbe dovuto adoperarsi di più per placare gli animi. Vogliamo ripristinare un clima di rispettoso e sereno confronto politico”.
“Il nostro non vuole essere un accanimento contro la persona – ha affermato il Consigliere Giulia Pigoni (PD) – ma credo che in questi ultimi due anni si siano persi di vista gli obiettivi cardine della Presidenza: garantire in modo imparziale il confronto tra le forze politiche e promuovere il buon funzionamento dell’istituzione consiliare. Il Consiglio necessita di un Presidente con mano ferma ma pacata. In troppi episodi le azioni della Presidenza non sono stati coerenti con la natura del proprio mandato”.
“Condivido il merito delle motivazioni contenute nel documento ma non condivido il metodo che ritengo sbagliato – ha affermato il Consigliere dell’IDV Sergio Basile, astenuto in fase di voto. Diffido delle lezioni di etica quando accompagnano processi e funerali. Spesso in questo Consiglio è stato difficile individuare le ragioni alla base dell’acredine generata tra i gruppi. Se non ci sono degli attacchi diretti alla persona il danno lo si fa comunque alla persona. Portare in questo modo, e sbattendolo sui giornali, un persona davanti all’opinione pubblica significa distruggere quella persona dal punto di vista personale, etico, morale. Sono metodi che non condivido e non condividerò mai. Questa non è politica”.
Entrando nel merito e rispondendo ai tredici punti oggetto delle contestazioni mosse al Presidente del Consiglio, il Consigliere del PDL Camilla Nizzoli ha giudicato la richiesta di revoca del Presidente “pretestuosa ed infondata”. Nella scorsa legislatura – ha affermato – l’allora maggioranza, oggi opposizione, si è resa protagonista di gravi inadempienze che questa sera, in modo pretestuoso, contestano al Presidente. E’ l’ennesimo tentativo di delegittimazione da parte dell’opposizione nei confronti della maggioranza. Un tentativo che oggi ha colpito il Presidente e che ancora una volta ha fallito”.
Nell’esprimere il voto contrario alla richiesta di revoca del Presidente del Consiglio, il Capogruppo della Lega Nord Stefano Bargi ha sottolineato la “correttezza di comportamento tenuto dal gruppo della Lega Nord”: “Non abbiamo mai ceduto alle provocazioni. Prima di accanirsi contro un soggetto rifletterei su come si sono svolti gli ultimi consigli e sulla responsabilità dei singoli gruppi e dei singoli consiglieri nell’alimentare una situazione di oggettiva confusione”.
“Se c’è una responsabilità morale ed etica dei Consiglieri c’è una precisa responsabilità politica del Presidente – ha affermato il Consigliere PD Maria Savigni confermando la “legittimità della proposta di revoca. Con la nostra richiesta chiediamo una nuova partenza, per uscire da situazioni critiche. Non possiamo fare finta di niente di fronte alle numerose intemperanze registrate all’interno del Consiglio, e nei confronti delle quali non c’è stata una adeguata azione da chi aveva la responsabilità di garantire il rispetto delle regole del confronto democratico. Vorrei sottolineare come anche nel comportamento del Sindaco abbia prevalso un atteggiamento derisorio nei confronti dell’opposizione”.
“Al Presidente del Consiglio vengono attribuite delle responsabilità che non nascono dal suo operato o dall’esercizio del proprio ruolo, ma fanno parte del proprio ruolo – ha affermato l’Assessore alla cultura Luca Cuoghi, confermando la piena fiducia al Presidente. “Tra queste – ha affermato – c’è proprio l’intervenire nei confronti dei comportamenti irriverenti tenuti da altri e, come in recenti episodi, dal pubblico. Serve un riflessione seria ed obiettiva di tutti sul comportamento e sull’operato tenuto in consiglio comunale. Il confronto deve essere all’ultima parola e non all’ultimo insulto. Ringrazio il Presidente per la correttezza e l’imparzialità con le quali fino ad ora ha esercitato le proprie funzioni”.
“La situazione di disagio in cui si trova il Consiglio comunale è oggettiva ed evidente in molti interventi – ha affermato il Consigliere PD Carla Ghirardini. Da questa situazione vogliamo e dobbiamo uscire recuperando il senso del nostro mandato del nostro essere consiglieri eletti dai cittadini e di ritornare alla buona politica. Dobbiamo rifiutare le situazioni che ci allontanano dalle persone e che rischiano di non fare capire loro la nostra funzione e il nostro obiettivo. La buona politica sa che non sono un problema le convocazioni più consigli comunali, se questi servono per il confronto costruttivo. E’ la cattiva politica che antepone lo scontro al confronto e che dobbiamo evitare”.
“Rubino ha condotto il consiglio comunale con coraggio e determinazione – ha affermato il Vicesindaco e Assessore alla sicurezza Gianfrancesco Menani – per questo ritengo grave ed inopportuna la richiesta di revoca presentata dall’opposizione.
Nella precedente legislatura, l’allora maggioranza, oggi opposizione, si è resa protagonista di offese personali e di atti gravi di cui, anche direttamente, sono stato oggetto. Oggi non è nelle condizioni di dare lezione”.
“Oggi dovremmo interrogarci non su come il Presidente ha condotto il Consiglio comunale ma su come tutti abbiamo la responsabilità di avere complicato il suo già difficile lavoro – ha detto nel suo intervento l’Assessore ai servizi sociali Giorgio Barbieri.
Non siamo chiamati in questa aula a licenziare o meno un componente del Consiglio ma a risolvere i problemi della città e a dare risposte ai cittadini. Auspico che questo consiglio che oggi rattrista sia l’occasione per ripartire. Domani, positivamente con buon senso e responsabilità”.
Per il Consigliere PD Andrea Lombardi “è necessario ristabilire un clima sereno e di collaborazione, un clima che come confermano gli interventi di maggioranza ed opposizione, oggi non c’è e che è fondamentale per potere affrontare i tanti problemi relativi alla sicurezza, al lavoro, alla sanità, ai servizi sociali che siamo chiamati ad affrontare e a discutere”.
Il Consigliere del PDL Claudio Corrado richiama la responsabilità dei consiglieri. “Il consiglio comunale ha dimostrato questa sera, attraverso la correttezza e la costruttività del dibattito svolto, di avere tutti gli strumenti e le condizioni per potere uscire dalla situazione imbarazzante in cui si è trovato. Per questo non appoggio la richiesta di revoca”.
“Bisognerebbe riflettere sulle tante mancanze di rispetto avute da tutti, in diverse occasioni, nei confronti del Presidente del Consiglio – ha affermato il Consigliere della Lista civica Per Sassuolo Anna Maria Anselmi. Mancanza di rispetto che oggi ci fa rispedire al mittente la richiesta di revoca e ringraziare il Presidente del Consiglio per il lavoro fin qui svolto”.
“L’obiettivo della nostra richiesta non era mettere in discussione Rubino ma lanciare un grido d’allarme – ha ribadito il Consigliere del PD Sandro Morini. Quello che traspare da questi due anni di consiglio comunale è una insofferenza della maggioranza nei confronti di qualunque tipo di critica. Questo genera una tensione che si traduce in scelte sbagliate all’interno del Consiglio. L’appello che lanciamo questa sera è che questo luogo torni ad essere un luogo di confronto pur aspro, vigoroso, ma nel quale ci sia il rispetto del ruolo delle minoranze. La maggioranza si sta sfaldando e non è tenendo fermo tutto che si danno risposte alla città. L’impressione che stiamo dando è che non stiamo dando risposte alla città”.
“L’opposizione predica bene e razzola male – ha affermato il Consigliere del PDL Massimo Benedetti. Il Presidente del Consiglio è e rimarrà imparziale fino al termine del suo mandato. Stemperare gli animi e confrontarci democraticamente sarà l’unico modo per aiutarlo nel suo difficile ruolo”.
Per il Consigliere del PDL Biagio Santomauro “il Presidente del Consiglio ha dimostrato di essere al di sopra delle parti. Questa sera l’opposizione sta massacrando una persona e questa non è democrazia. E’ tempo di abbandonare le polemiche”.
“Avrei preferito che il cinquantesimo consiglio comunale di questa amministrazione avesse trattato di argomenti differenti da una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio, scelta che ha portato ad una discussione paradossale – ha affermato il Sindaco Luca Caselli. E’ paradossale che il PD questa sera abbia dato lezioni di democrazia e partecipazione, di diritto, di rinnovamento, di imparzialità. Ai tempi in cui eravamo consiglieri d’opposizione noi avevamo il bavaglio politico. Questa sera è stato fatto il processo al Presidente del Consiglio, per farlo al Sindaco. Fino ad ora il Presidente del Consiglio ha fatto di tutto per tenere unito un Consiglio che troppo spesso ha fatto di tutto per provocare. Rigetto per lui e per me l’accusa di intemperanza. Altri lo sono stati. La telecamera che riprende tutto il Consiglio e voluta dall’attuale Presidente, è la migliore risposta a chi lo accusa di non essere democratico. Per uscire da questa situazione chiedo a tutti di fare come questa sera, adottando comportamenti migliori”.
Posizione quest’ultima, condivisa dal Consigliere del PDL Francesco Battani: “Possiamo garantire che in ogni seduta del consiglio succeda ciò che è successo oggi, ovvero un confronto sereno”.
Il Consigliere del PDL Roberta Costi giudica la richiesta di revoca un “processo personale” e invita le componenti del Consiglio a fare autocritica.
“Finire sul giornale è un attacco personale – ha affermato il Consigliere del gruppo misto Francesca Gottardi confermando la fiducia al Presidente e il voto contrario alla richiesta di revoca. Colpire un singolo per la colpa di molti è sbagliato. Posizione ribadita dal Consigliere Andrea Gandini (Gruppo misto): “I primi a sbagliare siamo noi”.
“Non è facendo fuori un Presidente che si risolvono problemi e colpe che abbiamo tutti – ha detto nel suo intervento il Consigliere del PDL Dario Venturelli. E’ necessario fare autocritica ma rispediamo al mittente l’intervento a gamba tesa dell’opposizione nei confronti del Presidente”.
Per il Consigliere del PD Sonia Pistoni “la situazione in consiglio comunale era tale da non permettere nemmeno di discutere serenamente il prossimo bilancio. La seduta di oggi ci permette di affrontare una discussione tranquilla e non è tempo perso. La priorità è garantire le procedure democratiche. Una volontà che deve essere espressa da parte di tutti”.
“La volontà di cambiare realmente registro – ha affermato l’Assessore all’istruzione Antonio Orienti – potrebbe essere accompagnata dal ritiro, da parte dell’opposizione, della mozione di sfiducia. Sarebbe un bel gesto politico. Mai mi è capitato, in tanti anni di esperienza in consiglio comunale, una mozione di sfiducia personale”.
“E’ pretestuoso e non accettabile attaccare il Presidente del Consiglio per arrivare chiaramente a colpire la maggioranza – ha affermato il Capogruppo del PDL Ugo Liberi, annunciando il voto contrario alla richiesta di revoca”.
In conclusione del dibattito, ed intervenendo come Consigliere comunale del PDL, il Presidente del Consiglio Francesco Rubino ha affermato: “Potrei smontare tutte le accuse che mi sono state rivolte, dimostrando la pretestuosità, l’infondatezza e la strumentalità della mozione presentata ma è già stato fatto da molti colleghi di maggioranza e non solo e ciò non produrrebbe nulla per la città. Da quando sono Presidente ho introdotto strumenti importanti per garantire trasparenza, democrazia, e partecipazione nell’attività del Consiglio. Tra queste le riprese video che presto saranno in diretta streaming. Mi rammarico che anche questi strumenti siano utilizzati per alimentare polemiche sterili anziché divulgare e fare conoscere il proprio lavoro. Mi rammarico per il fatto che continuino ad essere alimentati teatrini politici e risse verbali che allontanano la vita politica dalla cittadinanza e che questa sera hanno toccato il punto più basso.
E’ necessario guardare avanti ricercando insieme percorsi condivisi nell’interesse dei nostri elettori, abbassando i toni, facendo un esame di coscienza, rimboccandoci le maniche, e lavorando nel pieno ed unico interesse di Sassuolo e dei Sassolesi”.
(a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)

