E’ stato approvato, ieri sera, con il consenso delle forze che sostengono la maggioranza, il bilancio di previsione 2012 dell’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine. Nonostante le difficoltà e i tagli ai trasferimenti agli enti locali, si è, comunque, riusciti ad approntare un documento contabile che realizza sì risparmi, ma che, nel contempo, salvaguarda la qualità dei servizi erogati. “I risultati più importanti – spiegano dal gruppo Pd in Consiglio dell’Unione – sono, forse, quelli realizzati sul fronte servizi sociali e scuola”. Sui servizi sociali si è, puntato, infatti, a garantire quelle risposte rapide ed efficaci, su cui i cittadini vogliono, giustamente, poter continuare a contare, in raccordo con il sistema sanitario, il territorio e il volontariato. La relazione sul bilancio di previsione dell’Unione è stata presentata dal presidente Luisa Turci, sindaco di Novi. Il bilancio potrà contare, nel corso del 2012, su circa 53 milioni di euro di entrate. All’Unione, in questi anni, sono stati conferiti non solo i servizi sociali e la scuola, ma anche le politiche relative alle pari opportunità e quelle legate alla polizia municipale. Prossimi obiettivi: omogeneizzare i regolamenti e attuare semplificazioni. E’ infatti in via di costituzione la Commissione unica per la qualità architettonica e il paesaggio dei 4 Comuni. “Sul bilancio dell’Unione – spiega Daniela Depietri, capogruppo Pd in Consiglio dell’Unione – credo basti guardare l’andamento dal 2009 al 2012 che subito salta agli occhi il risparmio ottenuto e le razionalizzazioni effettuate, nonostante siamo riusciti a conseguire la stabilizzazione di oltre 50 persone nel comparto scuola. E’ un bilancio invidiabile che non solo ci ha permesso di realizzare importanti opere ma che ha prodotto anche parità di offerta sui servizi nei 4 Comuni. Le questioni che i singoli Comuni si trovano quotidianamente ad affrontare ma soprattutto una stagione di tagli pressante che non lascia tregua – conclude Daniela Depietri – non possono più essere fronteggiate e gestite in ordine sparso. L’ Unione dei Comuni non è la fine delle municipalità e della rappresentanza popolare, ma il modo per garantirle un futuro immediato”.