Un’intera giornata dedicata alla memoria di Primo Levi nel 25° anniversario della sua morte. L’occasione di ricordare la testimonianza dello scrittore sulla deportazione è offerta dall’iniziativa “Sono un uomo che parla e che ascolta”, in programma a Modena, venerdì 20 aprile, a partire dalle ore 11, con un incontro con gli studenti, un seminario di formazione per gli insegnanti nel pomeriggio e una lettura poetica aperta al pubblico al Teatro delle Passioni alle 21,30.

La giornata dedicata a Levi è promossa dalla Fondazione Villa Emma in collaborazione con il centro internazionale di studi Primo Levi ed Ert. L’iniziativa è sostenuta dalla Provincia e dal Comune di Modena, dal Comune di Nonantola e dall’Assemblea legislativa regionale, con il patrocinio della Regione.

Il programma si apre con l’incontro riservato agli studenti, alle ore 11 nell’aula magna dell’Iti Fermi, sul tema “Primo Levi nel racconto dei testimoni della deportazione e nelle fonti audiovisive”. Nel pomeriggio, dalle 15,30 nella sala conferenze di Memo, si svolgerà l’incontro aperto prevalentemente agli insegnanti, su come leggere in classe l’opera di Levi.

È invece rivolta al pubblico la lettura in programma alle 21,30 al Teatro delle Passioni: la serata si aprirà con “L’ora incerta della poesia”, i versi di Levi analizzati e letti dal critico letterario Massimo Raffaeli. Seguirà la lettura, in dieci lingue e con dieci voci diverse, della poesia “Il superstite”. Infine, sarà presentato il progetto “La nostra lingua manca di parole”.

Nel corso della serata interverranno gli assessori regionale, provinciale e comunale Massimo Mezzetti, Elena Malaguti e Adriana Querzè, e il presidente della Fondazione Villa Emma Stefano Vaccari.