Il Coordinamento Lavoratori Precari della Conoscenza Flc/Cgil di Modena partecipa, insieme a tutti gli altri coordinamenti d’Italia, alla manifestazione nazionale indetta sabato 21 aprile alle 14.30 a Milano in difesa della scuola pubblica statale, laica e di tutti, la scuola della nostra Costituzione.

In un clima a dir poco surreale di scandali e inchieste giudiziarie, la giunta della Regione Lombardia ha da poco approvato una legge che contrasta fortemente con le norme Costituzionali e con le leggi dello Stato in materia di istruzione e di reclutamento.

Abbiamo già condannato duramente l’approvazione dell’art.8 del PdL 146 della Regione Lombardia, che permetterà di reclutare i docenti con bandi locali e soprattutto con la chiamata diretta dei presidi, in una vera e propria deriva secessionista e aziendalista della Giunta Lombarda in materia d’istruzione. Da sempre schierati in difesa di un sistema di istruzione unitario e nazionale e di una scuola pubblica e democratica, aspettiamo che il Ministro Profumo, consapevole del suo mandato costituzionale di Ministro della Repubblica, come abbiamo più volte chiesto, esprima immediatamente e senza ambiguità un parere negativo sul provvedimento legislativo, che perpetua il tentativo di sostituire l’arbitrarietà ai diritti costituiti dovunque nel mercato del lavoro, come dimostra l’attacco all’art. 18.

Ricordiamo al presidente Formigoni e al Ministro Profumo che le norme generali dell’istruzione sono stabilite dallo Stato, che garantisce uguaglianza ai cittadini sui diritti fondamentali, tra cui l’istruzione, e che realizza scuole statali – con personale, programmi, criteri di valutazione, obiettivi decisi dallo Stato.

A vent’anni da mani pulite, le cose non sembrano migliorare di molto nel nostro paese, tra reti di clientelismo e disoccupazione ci preoccupa profondamente una legge che permetta ai dirigenti scolastici di reclutare direttamente i docenti per le supplenze annuali, senza rispettare né ordine nelle graduatorie, né priorità da diritti acquisiti.

Denunciamo con forza che quello che si sta configurando è una vera e propria violazione del principio di laicità della scuola pubblica e della libertà di insegnamento (art. 33 della Costituzione).

Con altrettanta determinazione abbiamo denunciato il disastroso taglio delle risorse economiche dedicate ai settori della conoscenza e alla scuola in particolar modo, purtroppo confermati dal governo Monti, in totale continuità rispetto alle strategie governative precedenti.

Con altrettanta determinazione stiamo chiedendo da mesi un piano di immissioni in ruolo che coniughi l’obiettivo occupazionale con la qualità della scuola pubblica.

A tal fine, a gran voce, reclamiamo una decisa inversione di rotta che rimetta la conoscenza al centro delle politiche nazionali, puntando chiaramente su una virtuosa uscita dalla crisi. Ma per questo è necessario riorganizzare l’organico, valorizzando con la stabilizzazione le lavoratrici e i lavoratori precari che da anni sostengono con competenze e dedizione la scuola italiana.

(Il coordinamento precari Flc/Cgil Modena)