“Dobbiamo dare impulso a un nuovo Comitato di Liberazione nazionale, a una nuova Resistenza contro l’invasione delle mafie nel nostro Paese. I sindaci e l’Anci sono in prima fila”. Lo ha detto il sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci, Graziano Delrio, oggi a Roma, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “I 100 passi dei sindaci in ricordo di Peppino Impastato”.

A 34 anni dall’uccisione di Peppino Impastato, infatti, il 9 maggio prossimo Avviso pubblico e l’Associazione Casa memoria Felicia e Peppino Impastato hanno organizzato una marcia simbolica a Cinisi, che percorrerà i 100 passi che separavano la casa di Impastato da quella del boss Badalamenti, mandante del suo omicidio. E quest’anno alla marcia, insieme con sindacati, cittadini e associazioni del Terzo settore, ci saranno anche i sindaci.

Perché, ha spiegato Delrio, “serve un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, che unisca le forze dei cittadini, delle associazioni, delle istituzioni e dello Stato per liberarci da un’invasione, quella delle mafie, che toglie libertà e futuro ai nostri figli, inquina l’economia e coinvolge tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno”.

C’è bisogno, per Delrio, “di nuovi partigiani che combattano per questo ideale. Come Anci, abbiamo già iniziato a farlo concretamente nel 2010, con la sottoscrizione di un protocollo per la legalità che coinvolge tutti i primi cittadini. Stiamo lavorando anche con l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, e definendo un codice etico da far sottoscrivere ai nostri amministratori”.

L’appuntamento di Cinisi, inoltre, fa il paio con quello del prossimo 23 maggio, “quando i sindaci saranno nuovamente in Sicilia, a Capaci, per ricordare Falcone e Borsellino insieme a 300 studenti provenienti da tutta Italia”, spiega Delrio.

Alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative per ricordare Peppino Impastato ha preso parte, tra gli altri, suo fratello Giovanni: “Abbiamo lanciato questo appello agli amministratori – ha detto Giovanni Impastato – perché le istituzioni non sono tutte marce, ci sono persone e sindaci che rischiano moltissimo ogni giorno e che combattono per la legalità, e noi vogliamo sostenerli con tutte le forze”.