«Riteniamo positivo che l’amministrazione organizzi un incontro con i cittadini sul tema dell’impianto Biogas dell’azienda S. Lorenzo in Via Mislè per martedì 15 maggio in sala Trosi. Sarà l’occasione per continuare quel dialogo positivo tra amministrazione e cittadinanza che negli anni ha fatto di Nonantola una comunità all’avanguardia nelle politiche energetiche e di gestione rifiuti verso il superamento degli inceneritori e del petrolio. E’ in questo quadro che il Pd ha giudicato positivamente lo scrupoloso operato dell’amministrazione e dei suoi uffici rispetto al progetto presentato. Infatti, come contribuire a immettere sempre meno energia prodotta da fonti fossili e inceneritori nella rete che tutti utilizziamo? Se il risparmio, l’efficientamento, il fotovoltaico, sui quali è necessario persistere, non permettono ancora di raggiungere il fabbisogno energetico della popolazione, come contribuire a superare il petrolio? Riteniamo necessario promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili nel modo più differenziato possibile. Questo anche per diminuire la dipendenza degli approvvigionamenti da paesi “poco” democratici e inaffidabili. Potrebbe inoltre essere utile valutare da parte dell’amministrazione l’opportunità di una sorta di “tavolo permanente” aperto ai cittadini interessati per costruire insieme nuove concrete soluzioni per il territorio su queste tematiche. Nel merito il progetto, con il quale si produrrà energia e calore, permetterà anche una possibile soluzione ad un problema storico di Nonantola: i famosi “lagoni” di liquami. Questi, utilizzati per il 75% nell’impianto invece degli insilati di mais proposti nel primo progetto presentato e bocciato dall’amministrazione, non rimanendo più a cielo aperto, saranno sempre meno causa di cattivi odori ed esalazioni di metano, elemento fra i più inquinanti e maggiore responsabile del buco nell’ozono. Tutto ciò senza aumentare il traffico veicolare in quanto i liquami potranno provenire esclusivamente dall’allevamento suinicolo di Via Valluzza. Inoltre, dato che il Comune ha prescritto all’azienda di presentare entro due anni un ulteriore progetto per migliorare l’utilizzo del calore prodotto, sarà possibile tenere conto anche di esigenze energetiche di strutture eventualmente raggiungibili, come ad esempio la scuola materna. Ricordiamo infatti che una delle maggiori cause di inquinamento sono i classici modelli di riscaldamento ad oggi ancora molto diffusi».