Un calendario ricco di appuntamenti per la terza giornata di VIE che si apre con la Lettura in italiano di Clôture de l’amour di Pascal Rambert alle ore 16.00 presso la Biblioteca Antonio Delfini di Modena. Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi, futuri protagonisti della versione italiana che debutterà il prossimo autunno per Emilia Romagna Teatro Fondazione, interpreteranno la traduzione in italiano di Bruna Filippi del testo del regista francese Pascal Rambert.
A seguire appuntamento con la brillante ironia e il ritmo cadenzato di Jonathan Burrows e Matteo Fargion, già ospiti del Festival nel 2006 e nel 2007, che proporranno al pubblico Speaking Dance (TeTe Teatro Tempio, Modena, ore 16.30) e in prima nazionale il loro nuovo lavoro, presentato a Monaco nel 2011, Counting to One Hundred (TeTe Teatro Tempio, Modena, ore 17.30). Lo spettacolo completa ed impreziosisce la struttura della seconda trilogia costituita da Cheap Lecture e The cow piece, confermando il grande virtuosismo e la complicità con cui i due artisti hanno sempre saputo distinguersi nella fusione del linguaggio musicale e della danza.
Pascal Rambert metterà in scena Clôture de l’amour (Teatro delle Passioni, Modena, ore 20.30) con Audrey Bonnet e Stanislas Nordey. I due, soli in una scena completamente vuota e anonima, si alternano in due taglienti monologhi – che non si faranno mai dialogo – alla ricerca dei motivi della fine della loro relazione. “Chi amiamo quando amiamo?” Questa è la domanda che sottende al testo, permettendo a Rambert di aggirarsi e di esplorarne ogni sfumatura.
Imperdibile appuntamento a soli due giorni di distanza dal debutto a Brindisi con Divina commedia (Teatro Comunale Luciano Pavarotti, Modena, ore 21.00) del geniale e visionario artista lituano Eimuntas Nekrošius, che il pubblico di Modena ricorderà per gli allestimenti di Faust (2006) e Anna Karenina (2008) di Emilia Romagna Teatro Fondazione. In un vero e proprio atto d’amore nei confronti del nostro paese, il regista si avvicina al testo mito della cultura esplorandola e studiandola come un’affascinante e preziosa miniera di immagini. In scena gli artisti storici della compagnia lituana Meno Fortas affiancati da attori più giovani formatisi nella Scuola di recitazione che Nekrošius dirige a Vilnius.
La serata prosegue con la compagnia francese L’Eolienne che porterà in scena L’iceberg (Teatro Ermanno Fabbri, Vignola, ore 21.00), spettacolo di circo coreografico estremamente suggestivo e spettacolare. Nato dall’incontro fra Florence Caillon, coreografa, musicista ed artista circense, e Denis Robert, scrittore, giornalista ma anche artista e scultore, L’Iceberg si propone come uno spettacolo incredibile e magico che non trascura di riflettere un messaggio sul rapporto tra il potere finanziario e le sue possibili derive.
Seconda replica per la compagnia ravennate Orthographe che porterà in scena Una settimana di bontà_stagione 2 (Teatro Dadà, Castelfranco Emilia, ore 23.00), secondo episodio del ciclo Una settimana di bontà presentato nella precedente edizione del festival. In linea con una ricerca artistica che fin dagli inizi ha portato la compagnia a fondere diversi linguaggi all’arte performativa, Una settimana di bontà_stagione 2 sviluppa e promuove il gioco da tavolo Cobain Affaire $$$. Nel corso della serata verrà inscenata una vera e propria sessione di gioco, in cui gli spettatori parteciperanno nel ruolo di giornalisti impegnati in un’inchiesta sulla morte del celebre frontman dei Nirvana Kurt Cobain.
Conclude la terza giornata il Teatro Valdoca che porta in scena la prima parte della Trilogia della gioia dal titolo O tu reale, scontrosa felicità (Teatro delle Passioni, Modena, ore 23.00). Lo spettacolo, diviso a sua volta in due movimenti, vedrà impegnata nella prima parte l’artista di origine eritrea Muna Mussie, già compagna di viaggio dell’esperienza scenica della storica compagnia cesenate. La regia del secondo movimento è affidata invece a Cesare Ronconi, che sarà affiancato nella direzione dell’intera trilogia da diversi giovani artisti.

