A Nonantola il terremoto ha reso necessario prendere decisioni su alcuni edifici storici considerati a maggior rischio. In particolare, sono stati spostati gli uffici comunali che, nonostante i disagi, sono comunque operativi. Di tutto questo si è discusso, domenica scorsa, nel corso di un’assemblea pubblica. Il commento di Lorenzo Campana, segretario Pd di Nonantola:
«Nella settimana dopo la prima terribile scossa di terremoto, e a seguito dello sciame sismico tuttora attivo, a Nonantola, pur non essendoci rischi di crollo, si sono verificate situazioni per le quali si è reso necessario prendere decisioni cautelative soprattutto per gli edifici storici, compreso quello dove ha sede il Comune. Per questo l’amministrazione ha deciso di spostare parte degli uffici in altri luoghi. Infatti, in una situazione inedita per il nostro territorio, che giustamente provoca preoccupazione, e che si sovrappone alla più grande crisi economica e sociale degli ultimi 80 anni, cosa succederebbe se le aziende che stanno lottando per sopravvivere si trovassero i servizi comunali chiusi? Le famiglie in difficoltà, che sono sempre di più, a chi si rivolgerebbero se i servizi sociali non fossero operativi, oltre a quelli culturali che svolgono un importante ruolo “tampone” sia rispetto al sociale sia al mondo della scuola? Le tante famiglie che per questioni di lavoro (precari, autonomi, ecc…) non possono tenere i figli a casa da scuola o dagli asili, come farebbero a conciliare la cura dei propri cari e il lavoro? E’ proprio in una situazione di emergenza che, a maggior ragione, è necessario tenere aperti i servizi. Per questo la questione principale è come tenerli aperti garantendo, nel contempo, la sicurezza delle persone. Per questo ritengo positivo il lavoro dell’amministrazione in questa prima settimana. Ora, proprio per garantire il più possibile il ritorno alla “normalità” dopo la prima fase di emergenza, il tema sarà monitorare e migliorare le specifiche situazioni che si sono verificate o che si verificheranno sapendo, ovviamente, che le scelte fatte non saranno definitive. Per questo è stata importante l’assemblea pubblica organizzata domenica scorsa e sarà importante mantenere un dialogo costante con la cittadinanza. Solo se tutti daremo una mano con spirito di comunità si potrà uscire da questa difficile situazione, anche mantenendo attenzione e disponibilità verso le zone più colpite della nostra provincia».

