Il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza (contrari tutti i gruppi di opposizione) un ordine del giorno che impegna la Giunta “affinchè non venga concesso alcun locale sede di istituzioni a quelle organizzazioni che direttamente o indirettamente si richiamano a ideologie fasciste, razziste, e xenofobe e solleciti i Sindaci reggiani a valutare la possibilità di modificare i regolamenti comunali al fine di impedire le concessioni di cui sopra”.

Il documento era stato presentato dai consiglieri Alberto Ferrigno (RC), Emanuele Magnani (IDV) e Fabrizio Allegretti (PD) nei giorni successivi all’episodio che aveva visto coinvolta la senatrice Albertina Soliani a Parma.

Questo il testo integrale del documento:

Il Consiglio provinciale premesso che:

– si condannano fermamente gli ultimi atti di fascismo e razzismo che hanno visto coinvolti oltre che la comunità Rom di Torino e la comunità senegalese a Firenze, anche la Senatrice Albertina Soliani a Parma;

– le concessioni di spazi comunali a organizzazioni che fanno esplicitamente riferimento al fascismo (come Casa Pound) debbano essere negate;

– lasciare spazio sotto qualsiasi forma a frange politiche smaccatamente fasciste, razziste e xenofobe, crea un tessuto connettivo sul territorio e moltiplica la probabilità che dalle parole di intolleranza si passi ai fatti;

esprimendo solidarietà e vicinanza alla senatrice Albertina Soliani rispetto agli atteggiamenti intimidatori subiti, impegna la giunta

– affinchè non venga concesso alcun locale sede di istituzioni a quelle organizzazioni che direttamente o indirettamente si richiamano a ideologie fasciste, razziste, e xenofobe.

– Solleciti i Sindaci reggiani a valutare la possibilità di modificare i regolamenti comunali al fine di impedire le concessioni di cui sopra.

Il dibattito

Il dibattito è stato aperto dal capogruppo di Rifondazione Comunista Alberto Ferrigno, che ha presentato il documento.

Critico l’intervento di Paolo Roggero, consigliere della Lega Nord: “A volte chi si scatena contro presunte associazioni sovversive spesso ha qualcosa da farsi perdonare. Ecco perché invito tutti ad essere cauti su queste campagne. Chi stabilisce chi sono i fascisti o gli xenofobi? E lo dico perché appartengo a un movimento che è sempre stato accusato delle cose peggiori. Concludo dicendo che se questo documento fosse oggettivo andrebbe bene, se invece è rivolto nello specifico a Casa Pound no. Io sono stato aggredito più volte da Aq16 ad esempio, ma nessuno si è mai sognato di adottare provvedimenti di questo genere”.

Toni analoghi anche dal capogruppo del Pdl Giuseppe Pagliani: “Ben venga la tutela della democrazia a 360 gradi, ma siano però più credibili la fonte e il pulpito. Ad oggi Casa Pound non è considerata una associazione xenofoba, abbiamo anche cercato di capire se ci sono procedimenti o indagini in corso nei confronti di qualcuno e non ce ne sono. Stiamo quindi parlando delle fantasie di un consigliere che vorrebbe semplicemente limitare la libertà di espressione. Noi quindi siamo contrari”. “Devo dire che questo ordine del giorno risente di uno spirito furbacchione – ha aggiunto il capogruppo dell’Udc Mario Poli – Ispirato ad alcune vicende che suscitano subito una reazione, ripernde poi la solita filosofia, che però in questo caso è sostenuta anche da Idv e Pd. Quando si vogliono impedire delle libertà occorre interrogarsi sul perché questo accade. Spiace quindi che anche il Pd si lasci trainare da derive populiste”.

“Io credo che temi di questo genere dovrebbero trovare la condivisione di tutti – ha replicato il capogruppo del Pd Paolo Croci – Mi pare che tutta questa discussione non sia nello spirito di questo documento, che nasce a seguito di una aggressione e di altri episodi che sono in crescita. I segnali che si stanno registrando in questo periodo dovrebbero trovare tutte le forze politiche coese”.

Dura la presa di posizione del consigliere del Pdl Massimiliano Camurani: “Si tratta di un documento inaccettabile. In questo caso si parla di xenofobia politica, se si continua così si finisce per limitare la libertà di espressione. Nessuno si preoccupa invece delle aggressioni dei centri sociali, forse vengono date per scontate. Ma voi sapete quanti esponenti dei centri sociali fanno quotidianamente queste cose? Quello che mi stupisce è ancora una volta il doppiopesismo e il volersi arrogare il potere di decidere cosa sia democratico e cosa non lo sia”.

“Sono perplessa – ha affermato Angela Zini dalle file del Pd – Mi sono riletta questo ordine del giorno e mi sembra sia documento da votare. Qui non si parla di ideologie politiche, qui si parla di riferimento al fascismo, al razzismo e alla xenofobia. Proviamo ad uscire quindi dagli schieramenti e valutiamo se vogliamo concedre le sedi a costoro, di qualsiasi parte siano”.

Secondo Riccardo Molteni, consigliere della Lega Nord, il neo di questo documento è invece che “fa una distinzione, si cita Casa Pound. Se fosse generico non ci sarebbe stato problemi. E il riferimento che fate che riguarda un’associazione che è uguale a molte altre”.

E sempre dalle file della Lega Nord Francesca Carlotti aggiunge: “Ma dove eravate quando Aq16 ci demoliva i banchetti. Per quel che mi risulta Casa Pound è un circolo culturale. Come tutti esprimo solidarietà alla Soliani, anche se le versioni sull’episodio sono contrastanti. Voterò contro questo odg e mi aspetterei un po’ meno ipocrisia, soprattutto da chi come Ferrigno difende la violenza di colore diverso”.

Duro anche il capogruppo della Lega Stefano Tombari: “Io lo trovo un ordine del giorno fascista. Tappare la bocca a qualcuno è un comportamento fascista. Tutto quanto è contenuto in questo documento è profondamente fascista”.

“La mia solidarietà alla Soliani è scontata – ha aggiunto Daniele Erbanni del Pdl – Dispiace però che a noi sia mai arrivata la solidarietà di qualcuno in casi analoghi. In questo documento si cita un’associazione che fino a prova contraria non è mai stata condannata per problemi del genere. Io credo ci siano anche problemi di incostituzionalità. In più Casa Pound potrebbe anche denunciarvi per quello che scrivete qua dentro”.

“Per votare questo documento bastava si parlasse di associazioni che non rispettano la legge – ha concluso Tommaso Lombardini, capogruppo di Futuro e Libertà – Bastava quello, tutto il resto è fuori luogo”.