“Collaborare sempre di più e meglio con questa realtà importantissima per la città”. E’ l’auspicio espresso dall’assessore alla cultura e università di Reggio Emilia, Giovanni Catellani, che il 6 giugno ha visitato il Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia dove – fino al 24 del mese, nell’ambito di Fotografia Europea 2012 – sono allestite le mostre “Agorà” del Circolo degli Artisti e “Cultura libera te” di Ermanno Foroni. “Sono felice che il Museo dei Cappuccini partecipi alla settima edizione di Fotografia Europea – ha detto Catellani – non solo per le mostre importanti del Circolo degli Artisti e di Ermanno Foroni, ma anche e soprattutto perché questo è un luogo con caratteristiche uniche in una zona particolare della città. Dal momento che per noi la cultura è una parte essenziale della politica, il Museo dei Cappuccini può fare tanto per la convivenza all’interno della città, può contribuire a far sì che le persone la vivano meglio e si realizzino di più. Il Museo dei Cappuccini – ha sottolineato l’assessore – è una realtà importantissima non solo per la sua storia, ma soprattutto per la sua attualità, per quello che può fare in questa zona. Mi auguro davvero che si riesca, nonostante la crisi che stiamo attraversando, a collaborare sempre di più e sempre meglio”.

L’assessore Catellani è stato guidato nella sua visita da Nadia Calzolari, responsabile delle attività del polo culturale dei Cappuccini di Reggio Emilia. Enrico Manicardi e Giuseppe Berti, presidente e direttore artistico del Circolo degli Artisti, hanno illustrato le opere dei 16 fotografi che in diverse forme hanno rappresentato spazi di vita comune nella collettiva “Agorà” e hanno sottolineato la collaborazione avviata con il Museo dei Cappuccini destinata a proseguire su numerosi altri progetti ed iniziative. Ermanno Foroni ha spiegato come ha realizzato 26 anni fa gli scatti ora esposti tra le tele del museo permanente dei Cappuccini: immagini di garimpeiros, cercatori d’oro nella miniera a cielo aperto di Sierra Pelada, in Brasile. Un luogo “dantesco” con condizioni di vita e di lavoro inimmaginabili.

Catellani si è intrattenuto anche con Mauro Beggi e Monica Cocconi, autori di un libro di prossima uscita (Aliberti Editore) che avrà in copertina un’immagine scattata da Ermanno Foroni. Il libro e un concerto che sarà prossimamente organizzato fanno parte di un progetto per finanziare un caffè letterario nella favela di Rocinha, enorme baraccopoli nella zona sud di Rio de Janeiro, la più grande del mondo. Si tratta di uno dei progetti portati avanti dalla Onlus “Il sorriso dei miei bimbi”, nata dieci anni fa per iniziativa della reggiana Barbara Olivi che si è trasferita nella favela insieme alla famiglia per dare un senso più profondo alla propria esistenza. L’associazione raccoglie fondi per finanziare progetti d’educazione e formazione in favore dell’infanzia e dell’adolescenza bisognosa, abbandonata, bistrattata. Il libro nasce da un’esperienza vissuta da Mauro Beggi, parrucchiere, che due anni fa è andato con un collaboratore nella favela di Rocinha per insegnare il suo mestiere ad un gruppo di giovani.