Sarà Federico Rampini ad inaugurare giovedì 14 giugno la rassegna “La Piazza in una Mano” proposta dall’associazione Fusorari in piazzale Torti, nel centro storico di Modena, a pochi passi dal duomo.

A partire dalle ore 21.30 il giornalista e scrittore genovese assumerà la veste di primo ospite-novelliere di una sorta di Decameron contemporaneo, parlando della peste del nostro tempo, ovvero la Grande Contrazione Economica.

“Se ai tempi di Boccaccio la pestilenza poteva essere intesa come un castigo di dio,”, spiega Rampini, “oggi è tutto un castigo degli uomini. La piaga dei nostri tempi è questa crisi economica che già ha una durata smisurata, del tutto eccezionale, perché non accadeva dal dopoguerra che ci trovassimo per oltre quattro anni in una fase di recessione. È una crisi profonda caratterizzata da un declino strutturale dell’Occidente e dall’ascesa di nuove potenze energetiche, da uno shock demografico perché le nostre società subiscono la pressione di un invecchiamento che squilibra profondamente i nostri sistemi previdenziali, e da uno shock ambientale perché siamo su un pianeta a rischio, dove le risorse naturali vengono saccheggiate, sono sotto una pressione inaudita per uno sviluppo economico distruttivo”.

Per Rampini tuttavia ci sarà spazio anche un messaggio di speranza e ottimismo “a patto di capire bene la natura di questa crisi, capire cosa ha in comune con l’ultima grande crisi di dimensioni paragonabili, la depressione degli anni ’30. Per esempio, la ricchezza accumulata in poche mani, una patologica dilatazione delle diseguaglianze sociali, la mancanza di lavoro, la debolezza dei consumi. Si tratta di diseguaglianze che minacciano la tenuta della democrazia. Da qui si può ripartire, dalla nostra capacità di rilanciare una crescita su basi più eque”.

Saggista, editorialista e corrispondente della “Repubblica” da New York dopo esserlo stato per cinque anni da Pechino, Rampini ha anche insegnato nelle Università di Berkeley e Shanghai. Il suo intervento sarà preceduto da un prezioso contributo musicale a cura del chitarrista Antonio Molfetta con musiche del repertorio argentino-uruguagio del Rio della Plata.

Gli appuntamenti sono tutti gratuiti e si inseriscono all’interno dell’Estate modenese 2012. Info: 059.4270436