Ridurre la barriere tecnologiche che frenano l’eco-innovazione, favorire il trasferimento tecnologico tra aziende, Università e Centri di Ricerca, condividere le soluzioni più innovative e le migliori pratiche aziendali a favore dell’ambiente: questi gli obiettivi del ciclo di incontri High Tech for Green Tech organizzato dal CRIT di Vignola, che avrà inizio Venerdì 22 giugno 2012 con un Tavolo di lavoro e confronto sulla Gestione e il Recupero dell’energia.

“Con questa iniziativa,” spiega Marco Baracchi, direttore operativo di CRIT, società di Vignola specializzata nell’informazione tecnologica e nella pratica dell’innovazione collaborativa,“ intendiamo mettere la nostra esperienza sulla Open Innovation a disposizione delle aziende che intendono innovare i propri processi, prodotti e servizi, riducendone contemporaneamente l’impatto sull’ambiente.”

Il primo incontro tratterà un tema particolarmente delicato per le imprese, quello dell’energia. Al giorno d’oggi, per tutte le aziende è sempre più importante utilizzare processi poco energivori e, e, allo stesso tempo, riuscire a ridurre gli sprechi e a recuperare energia dai processi fortemente dissipativi, per esempio quelli per i quali si disperde calore in atmosfera. In particolare, le aziende che appartengono al network CRIT hanno manifestato la necessità di individuare soluzioni comuni riguardo i temi del recupero, del trasferimento, dell’accumulo e dell’utilizzo ottimizzato dell’energia.

A questo primo tavolo di lavoro, riservato alle aziende socie di CRIT, faranno seguito altri incontri riguardanti diverse tematiche di grande interesse per tutte le aziende che intendono eco-innovarsi. Nel corso dei prossimi mesi le imprese si incontreranno nuovamente per parlare di approccio al ciclo di vita (Life Cycle Assessment) ed Ecodesign, ma anche di impiego di nuovi materiali a ridotto impatto ambientale, fonti energetiche rinnovabili e tecnologie smart. Infine, verranno affrontati in maniera “collaborativa” anche temi più generali, riguardanti i nuovi modelli di business legati alle tecnologie verdi e la gestione aziendale integrata per ambiente/qualità/sicurezza.

“Quello che ci auguriamo,” prosegue Baracchi,” è di riuscire appunto a sviluppare una buona pratica di innovazione collaborativa indirizzata all’ambiente, attraverso la quale le aziende possano continuare ad innovarsi in maniera sempre più “green”, utilizzando positive sinergie interaziendali.”

Questa iniziativa di CRIT è stata inserita sul sito Rio +20 Green Economy (http://rio20.cursa.it/), la banca dati patrocinata dal Ministero Dell’Ambiente in cui sono raccolte le esperienze della società civile italiana relative alla Green Economy nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà, tema prioritario della Conferenza delle Nazioni Unite Rio+20.