Fai un regalo che vale doppio, a tuo figlio che ha appena concluso la scuola ed ha una voglia matta di motorino, e a chi quel motorino dal 20 maggio lo propone vivendo in un camper dopo che il terremoto ha reso inagibile l’abitazione, il negozio e l’officina. È questa la prima idea nata dopo l’incontro tra Enrico Marchesi, titolare del negozio ‘Topmotor’, con Antonio, Elisa e Ilenia, soci in un’agenzia di comunicazione di Modena che hanno deciso di adottare un’azienda messa in seria difficoltà dal sisma.

La storia di Topmotor è simile a quella di tante imprese della bassa modenese che, prima il 20 e poi il 29 maggio, hanno subito i colpi tremendi e subdoli del terremoto. Veri e propri pugni sotto la cintura, dolorosissimi perché imprevisti e imprevedibili, che hanno fatto male e per pochi secondi hanno tolto il fiato, facendo aprire crepe nei muri, nei cuori e nell’anima di un intero territorio. Un territorio abitato da gente che con dignità ha immediatamente fatto vedere, attraverso i comportamenti, che ora bisogna ripartire tutelando il bene fondamentale della coesione sociale che necessariamente passa anche attraverso la ripresa del lavoro.

In prima linea con una grande voglia di ricominciare, di aprire di nuovo letteralmente il gas per rimettersi in strada c’è anche Enrico, titolare del negozio di moto Topmotor di San Prospero, situato in un quartiere artigianale in gran parte danneggiato. Da quella maledetta notte ha dovuto abbandonare l’abitazione posta sopra il suo negozio, trasferendosi con le due figlie e la moglie in un camper messo a disposizione dal cugino. Una situazione difficile, che non gli ha però tolto la voglia di riprendersi quelle certezze che da quando aveva ventidue anni si era pian piano conquistato, mangiando pane e motori.

“Dal 21 maggio riflettevamo su come aiutare le tante persone colpite del terremoto. Abbiamo fatto una donazione, ma non ci sembrava sufficiente. Poi abbiamo pensato che la cosa più semplice fosse aiutare un collega imprenditore, offrendo gratuitamente il nostro lavoro. Noi da questa terra abbiamo avuto molte opportunità; in un momento come questo cercare di restituire qualcosa offrendo il nostro lavoro ci è sembrata la cosa più utile da fare. Abbiamo chiesto in giro e un po’ per caso ci hanno presentato Enrico. Ora speriamo di essere bravi almeno quanto lui, perché di moto ne capisce davvero tanto” spiegano Antonio, Elisa ed Ilenia.

A breve, oltre ad un profilo Facebook grazie anche alla collaborazione di uno dei tanti amici di Enrico, spunterà un sito internet nuovo di zecca che consentirà di visionare le moto e l’abbigliamento tecnico proposti. Si sta poi già pensando ad un evento per coinvolgere gli appassionati delle due ruote. “Ci piacerebbe che anche altri colleghi seguissero la nostra idea. È semplice, ti fa sentire per qualche secondo un po’ più utile e ti fa conoscere persone splendide come Enrico, la sua famiglia, il loro cane Charlie e i suoi clienti. Per aiutarlo basta poco, è sufficiente fargli fare quello che sa fare meglio. Io ad esempio gli ho portato la mia moto a fare il tagliando” aggiunge Antonio.

TOPMOTOR. Enrico Marchesi, oggi ha 42 anni, ma ne aveva appena 14 quando scoprì il mondo delle moto. Grazie al primo approccio, come meccanico in officina, i segreti delle due ruote lo affascinano subito, a tal punto che a poco più di 20 anni decide di farne il proprio mestiere. L’apprezzamento dei motociclisti nei confronti di TOPMOTOR è stato costruito negli anni grazie al contagioso entusiasmo di Enrico e alla sua capacità di unire servizio ed assistenza ad un’offerta marchi in grado di soddisfare i gusti di tutti.