(Labitalia) – L’assemblea nazionale dei quadri e delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil ha varato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2013-2015 per gli oltre 35.000 addetti del settore energia e petrolio, in scadenza il 31 dicembre 2012, che sarà immediatamente presentata a Confindustria Energia per il rapido avvio delle trattative.”Negli ultimi dieci anni – scrivono i sindacati – il consumo in Italia dei prodotti raffinati è sceso di quasi 15 milioni di tonnellate (oltre 1,8 nel solo 2011), portando il tasso medio di utilizzo delle potenzialità delle raffinerie italiane al di sotto del 70%. Un buon motivo questo – dicono – per chiedere al governo Monti una seria politica energetica nazionale che preservi il settore e assegni il giusto ruolo all’asset della raffinazione, favorendo il potenziamento tecnologico e produttivo degli impianti necessari, semplificando e riducendo anche i tempi per gli iter concessori”. Ma i sindacati chiedono anche “di promuovere presso la Comunità europea una politica di tracciabilità dei raffinati importati, per evitare di sovvenzionare una produzione extra Ue che – non rispettando l’ambiente, la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini – si realizza a costi più bassi, impedendo di fatto una concorrenza ad armi pari”.

