“C’è chi dice no” non è solo una famosa canzone di Vasco Rossi. In questi giorni è il tormentone di molti esponenti del PD che rifiutano la ‘no tax area’, ripetendo pensiero e parole di un altro Vasco, il Presidente della Regione Emilia-Romagna.
E’ veramente incomprensibile l’ostinazione di Errani e compagni a opporsi a un provvedimento di cui beneficerebbero aziende e cittadini colpiti dal sisma. Le motivazioni finora addotte da Errani sono smentite dalla risposta di Joaquín Almunia a nome della Commissione Europea e dall’approvazione alla Camera del documento proposto dall’On. Bertolini.
Senza rinunciare alle altre misure previste, occorre comunque insistere su una defiscalizzazione spinta, che non tenga conto di sterili distinzioni filosofiche su denominazioni ed etichette. In un momento di difficoltà a reperire risorse, è assolutamente necessario mantenere sul territorio quelle già esistenti.

Imprese e cittadini sono ben consapevoli che gli aiuti non saranno sufficienti a coprire le perdite subite e a far ripartire l’economia. L’hanno capito e lo sanno anche gli amministratori dei Comuni coinvolti direttamente. Non è un caso che giovedì scorso il Consiglio comunale di Carpi ha votato all’unanimità un documento in cui si richiede tra l’altro l’istituzione della ‘no tax area’. E’ bene ricordare e sottolineare che tra i primi ad esprimersi favorevolmente era stato lo stesso Presidente Sabattini. Alle prime dichiarazioni pubbliche è però seguito un assordante silenzio dopo il NO di Errani, e questo la dice lunga sull’autonomia della Provincia rispetto alle decisioni della Regione.
Finora ho mostrato disponibilità a condividere posizioni unitarie. L’ho fatto per senso di responsabilità nei confronti di chi è stato duramente colpito dal sisma, però ora esigo che chi ha il compito di ricostruire  agisca responsabilmente e metta in campo tutte le azioni necessarie a raggiungere l’obiettivo nell’interesse di tutti.

Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena