Il Festival della Commedia Antica prosegue il suo percorso con le prossime due date giovedì 19 e domenica 22 luglio e si dislocherà tra Pieve di Panico e l’area archeologica. L’intento di valorizzare il territorio quest’anno aggiunge un’altra location: Pieve di Panico, un antico borgo poco prima di Marzabotto venendo da Bologna, roccaforte dei turbolenti Conti medioevali dominatori dell’Appennino bolognese. Il grande successo del Festival sta portando un incremento considerevole di visitatori in una delle aree archeologiche più belle d’Italia e quest’anno le aspettative sono in ascesa sui visitatori che continuano ad arrivare anche da ogni parte d’Italia.

Scheda spettacoli:

Giovedì 19 luglio, FRATERNALCOMPAGNIA, VISITA AL DOTTORE – Commedia dell’arte. Ciarlatani, dottori, castracani, Testo e regia Romano Danielli – con Tania Passarini e Massimo Macchiavelli.  Lo spettacolo percorre la figura del dottore bolognese, maschera di Commedia dell’arte, dalle sue
origini ai giorni nostri. Un percorso nei secoli che parte dal
1500 visto dai ciarlatani in piazza, prosegue nel
1600 con un dottore in veste di “tipo” della Commedia dell’arte che ci stupisce con il virtuosismo delle sue tirate ed un pedante che preoccupato della
fame nel mondo trova la soluzione suprema; l’aria
fritta; nell’800 lo troviamo nei meandri politici dell’Unità d’Italia mentre il futurismo lo cattura nel ‘900, fino da arrivare ad un moderno Botulio Siliconi dottore e politico cialtrone del nostro secolo. In questo suo viaggiare nei secoli Balanzone è accompagnato dalle altre maschere di commedia dell’arte e dal coinvolgimento di un pubblico che si fa protagonista. Lo spettacolo è stato prodotto nel 2010 in occasione della Giornata Mondiale della Commedia dell’Arte, ha partecipato a diversi Festival Internazionali di Commedia dell’Arte ed è stato rappresentato in circuiti universitari.

Domenica 22 luglio, LABORATORIO TEATRO (IN)STABILE I PERSIANI DI TUTTE LE GUERRE, un filo spinato di parole sulla guerra, il nemico e la nostra fine quotidiana. Atto unico di Michele Collina. Testi e suggestioni da Eschilo, Sofocle, Euripi- de,Giovanni Evangelista, Fëdor M. Dostoevskij, Corrado Govoni, Giuseppe Ungaretti, Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Giovanni Lindo Ferretti.

Troppo spesso ci sembra che questo mondo, prima ancora che il pane, domandi un conflitto, cerchi qualcuno da combattere quasi per trovare, nella sopraffazione sull’altro, la certificazione al proprio esistere. “Quali che siano i conflitti che angosciano la mente di una determinata epoca, sfido lo spettatore cui scene violente abbiano trasmesso il loro sangue, che abbia sentito in sé il passaggio di un’azione superiore, che abbia visto nel bagliore di vicende straordinarie i movimenti straordinari ed essenziali del proprio pensiero – la violenza e il sangue posti al servizio della violenza del pensiero -, lo sfido ad abbandonarsi, dopo, a idee di guerra, di sommossa, e di sfrenati assassinii.” Avrebbe potuto dirlo Eschilo, magari lo avrà pensato, ma sono parole di Antonin Artaud. Eppure le guerre continuano, e se non contro l’altro, contro se stessi, mentre in scena, e sul campo di battaglia, restano solo cadaveri.
La nostra idea è esorcizzare la violenza reale attraverso la violenza teatrale.

Prima degli spettacoli nell’area archeologica, il direttore Paola Desantis conduce una visita guidata gratuita al museo e agli scavi (ore 18.30).

Capofila del festival è il Comune di Marzabotto, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Bologna e del Parco Storico Naturalistico di Monte Sole e con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia- Romagna e della Direzione Regionale per i Beni Artistici e Culturali.

Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca tel. 051 932907