Ieri è stata presentata, dal Capogruppo della FdS Roberto Sconciaforni, un’interrogazione alla Giunta regionale sulla chiusura di uffici postali in Emilia-Romagna, per effetto dei tagli del Governo Monti.
Il testo dell’Interrogazione:
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia-Romagna
SEDE
Interrogazione a risposta scritta
PREMESSO CHE
• Poste Italiane opera in un regime di monopolio e fornisce un servizio indispensabile a tutti i cittadini, che ha la sua base proprio nella presenza sul territorio
• Proprio per questa sua indispensabilità non è accettabile che si prendano scelte riguardanti il servizio, sulla sola base economica
VALUTATO CHE
• Poste Italiane ha consegnato ad AgCom un elenco degli uffici “antieconomici” a rischio chiusura
• Poste Italiane ha deciso di iniziare il suo piano di tagli a partire da cinque regioni tra cui l’Emilia – Romagna
• In Emilia – Romagna i tagli dei servizi offerti e quindi la probabile chiusura degli uffici insisterebbe su 134 uffici, alcuni dei quali situati in zone colpite dalle recenti scosse di terremoto.
VALUTATO INOLTRE CHE
• Questi tagli mettono a rischio 466 dipendenti di Poste Italiane
SI RICHIEDE
• Cosa la giunta intenda fare affinché vengano garantiti i posti di lavoro e la continuità occupazionale sul territorio
• Cosa la giunta intenda fare affinché venga garantita la continuità del servizio, riducendo al minimo le ricadute negative sulle persone, tenendo conto delle varie situazioni territoriali e dei gravi disagi che le chiusure creerebbero.
• Cosa la giunta intenda fare affinché questi tagli non vadano ad aggravare ulteriormente le condizioni di vita delle popolazioni colpite dal sisma.
• Cosa la giunta intenda fare per richiamare Poste Italiane al suo ruolo di servizio, in un’ottica che ponga in primo piano le necessità dei cittadini rispetto a quelle meramente economiche
Bologna, 17 Luglio 2012
Il Consigliere Roberto Sconciaforni