Da metà giugno è stato avviato il montaggio della copertura della stazione Mediopadana dell’Alta velocità, a Reggio Emilia. Si tratta del posizionamento dei traversi (in sostanza, architravi) dei 457 portali di acciaio, dipinti di bianco, che andranno a comporre il guscio ondulato dell’opera disegnata da Santiago Calatrava. Le attività di cantiere devono proseguire senza intereferenze con la linea ferroviaria Alta velocità, per questa ragione tutti gli interventi, che devono avvenire sopra o nelle immediate vicinanze dei binari, vengono programmati in notturna, durante le ore di naturale disattivazione della linea, previste dalle ferrovie.

L’attività, tra queste, più spettacolare è sicuramente il sollevamento e posizionamento sui cavalletti di montaggio, dei traversi in acciaio, che saranno il tetto dei futuri utenti della stazione. Le gambe, ovvero i due pezzi verticali laterali dei portali, possono invece essere messe in posizione e saldate ai traversi durante il giorno, poiché si tratta di lavorazioni che non interferiscono con la linea.

La spettacolare operazione notturna di posizionamento dei traversi è stata mostrata stanotte alla stampa, in una visita dalle 23,30 all’una, nel corso di una visita a cui hanno partecipato l’assessore a Mobilità e Infrastrutture Paolo Gandolfi e il dirigente dell’Unità di progetto Area Nord del Comune di Reggio Emilia David Zilioli.

I lavori nel cantiere di Villa Mancasale, appaltati da Rete ferroviaria italiana (Rfi) alla Cimolai di Pordenone, impresa altamente specializzata in queste opere, proseguono quindi intensamente: “Rete ferroviaria italiana – ha detto l’assessore Gandolfi – ci ha confermato che la nuova stazione sarà fruibile a fine anno”. L’assessore ha spiegato inoltre che “la Stazione Mediopadana servirà un’area di circa 2 milioni di abitanti, vale a dire gran parte dell’Emilia e il sud della Lombardia. Di grande importanza il posizionamento della stazione, in affiancamento all’autostrada del Sole, che corre a circa 30 metri dai binari. Questo consente la creazione di un nodo intermodale gomma-ferro di grande efficacia: si potrà infatti uscire dal vicino casello di Reggio, lasciare l’auto nei parcheggi di servizio alla stazione (circa mille posti) e prendere il treno”.

E’ in gestazione inoltre una nuova soluzione viabilistica, che arricchisce ulteriormente le potenzialità della stazione, vale a dire, ha aggiunto Gandolfi, “la creazione, in accordo con Società autostrade, di un raccordo dedicato che colleghi direttamente, in entrata e in uscita, l’autostrada alle aree di parcheggio di pertinenza della stazione. Questo consente un risparmio di tempo e complessivamente una ancor più agile fruibilità della nuova stazione”.

L’assessore ha concluso sottolineando come la presenza, con una propria stazione integrata nel Nodo Mediopadano, della linea ferroviaria Reggio-Gastalla, consenta di collegare direttamente la stazione Mediopadana alla stazione centrale storica di Reggio, al Parco della conoscenza nell’area Reggiane e al Campus universitario di San Lazzaro.

L’ingegner Zilioli ha spiegato come i conci, in arrivo dalle acciaierie, vengono stoccati nell’area di assemblaggio antistante il viadotto, che permette di ospitare il posizionamento e la saldatura di più traversi in sequenza. Una volta completato l’assiemaggio dei quattro conci che lo compongono, il traverso, che arriva a pesare fino ad un massimo di 10 tonnellate, viene spostato e preparato per il sollevamento notturno.

In notturna, con l’interruzione della linea, attraverso una grande gru con una portata di 300 tonnellate, si procede al sollevamento dei traversi pronti e, secondo un preciso schema di montaggio, al loro collocamento sulle selle corrispondenti.

Allo stato attuale, sono stati sollevati una quindicina di traversi, in grado di dare concretezza, sia sul lato nord, sia sul lato sud, per chi percorre la vicina autostrada A1, all’onda che caratterizza il progetto.

Il montaggio dei portali rappresenterà l’attività principale del cantiere fino alla fine di settembre, nel frattempo sono iniziate, a terra, le operazioni di finitura con pietra di luserna. Ognuno dei 38 pilastri d’acciaio di appoggio verrà completato con vere e proprie isole in luserna che definiscono il confine tra aree esterne e porticato.

Sono inoltre terminati i getti delle banchine di attesa del treno, che si sviluppano per una lunghezza complessiva di 1.000 metri lineari e una superficie di 8.000 metri quadrati, questa operazione ha visto l’utilizzo di 3.000 metri cubi di calcestruzzo.

La Stazione Mediopadana di Reggio Emilia si sviluppa lungo il viadotto esistente, coprendo la linea dell’Alta velocità, lo spazio della banchina su cui sostano i passeggeri e lo spazio delle risalite che conducono al piano terra. La discesa dal treno avviene perciò al primo piano della stazione, alla stessa altezza dell’Autostrada.

L’A1, autostrada più frequentata d’Italia, e la stazione si trovano quindi a fiancheggiarsi ad una distanza di circa 30 metri: per questo motivo, la stazione Mediopadana sarà una delle più viste d’Europa.

L’automobilista diventa l’osservatore privilegiato della stazione stessa ed è proprio da questa considerazione che è scaturita l’idea dell’onda. Nelle parole di Santiago Calatrava: “La facciata ondulata, sia verso l’autostrada che verso il piazzale, sembrerà una struttura cinetica: pur non avendo un movimento proprio acquisirà quello di chi vi si muove intorno”.

La lunghezza complessiva della stazione è di 483 metri, mentre la larghezza della struttura è variabile, fino ad un massimo di circa 50 metri, stesso discorso per l’altezza che raggiunge una media di 20 metri. In dettaglio, si tratta di una copertura composta da una successione ripetuta di 13 portali a sezione chiusa, geometricamente differenti, per complessivi 457 portali, a delineare l’andamento sinusoidale che caratterizza l’infrastruttura. I portali hanno una sezione rettangolare 120 per 20 centimetri, un’altezza massima 20 metri, una larghezza massima 50 metri, un passo di 1,20 metri tamponato in vetro.

Il peso della fornitura d’acciaio arriverà a circa 14.000 tonnellate, quasi una volta e mezzo il peso della Tour Eiffel.

La stazione si sviluppa su due livelli: quello inferiore, a livello terreno, di accesso alla stazione dove saranno anche presenti tutti i servizi per il pubblico, e quello superiore dove sono previste le banchine per la fermata dei treni.

Le operazioni di cantiere possono essere seguite anche via web attraverso le webcam pubblicate sul sito www.km129.it ed in particolare attraverso la webcam brandeggiabile che, oltre ad archiviare quotidianamente lo storico delle immagini, può essere prenotata da casa con la possibilità di muoverla per inquadrare le attività di maggior interesse.