Anche oggi giovedì 2 agosto il caldo non ha dato tregua: le temperature massime hanno raggiunto, a Modena, i 34.7°C presso la stazione dell’Osservatorio di Piazza Roma e di 36.5°C al Campus del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in periferia.

“Fa caldo e non deve meravigliare perché è estate. Ma – conferma il metereologo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Luca Lombroso – stiamo sempre più andando oltre le righe oltre, con temperature ben oltre le medie ed i riferimenti storici”.

Complessivamente, quello di oggi giovedì 2 agosto è il 44° giorno in cui la temperatura massima all’Osservatorio Geofisico universitario di Modena supera la soglia dei fatidici 30°C, un computo che sale – peraltro – a 50 nel caso della periferia al Campus di Ingegneria. Una lunga sequenza di giorni caldi – ricordano i tecnici dell’Osservatorio modenese – quasi ininterrotta, a parte brevi break, iniziata dallo scorso 16 giugno. “Abbiamo già ampiamente superato – ci dice Luca Lombroso – quella che era la media storica di <giorni caldi>, che fino al 2000 erano, normalmente, circa 27 all’anno”.

Significativo dei cambiamenti climatici intervenuti è che negli ultimi 10 anni il numero medio di “giorni caldi” è balzato a 51 e tutto fa pensare che la soglia raggiunta nel 2012 sia destinata ad aumentare ancora significativamente, anche se dovremmo arrivare a quota 80 giorni caldi per eguagliare l’estate 2003, che – per la cronaca – in corrispondenza del 2 agosto contava già 53 giorni oltre i 30°C. “Sarebbe clamoroso se quel record venisse nuovamente infranto, ma le <mega heat wave> – continua Luca Lombroso – sono subdole, senza una fine e un principio ben identificabile e prevedibile”.

Previsioni. Le previsioni danno caldo a oltranza, con una nuova “fiammata bollente” che avrà il suo culmine nelle giornate di domenica 5 e lunedì 6 agosto quando a Modena, Reggio Emilia ed anche nelle zone terremotate dell’Area Nord emiliana si arriverà a toccare nuovamente i 37-38°C. Poi, nei primi giorni della settimana prossima è prevista una pausa di relativo respiro, ma al solito i temporali resteranno principalmente confinati a nord del Po e le temperature si manterranno con ogni probabilità ancora sui 33-35°C, quindi sempre sopra la soglia di giorno caldo. Mappe meteo invece quasi preoccupanti verso la fine della prossima settimana, quella che precede il ferragosto, quando l’anticiclone africano unito al richiamo caldo da SW di una depressione stazionaria sul Golfo di Guascogna potrebbe portare una ondata di caldo ancor più incandescente di quelle che hanno accompagnato fino ad ora le nostre giornate.

“E’ solo una tendenza – avverte l’esperto dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena Luca Lombroso -, ma è doveroso segnalarla, sperando che tale previsioni rientri con i prossimi aggiornamenti. Questa del 2012 sta sempre più assumendo le caratteristiche di “mega heat wave”, le nuove super estati che si verificano a seguito dei cambiamenti climatici: il legame fra global warming, eventi estremi ed estati bollenti inizia quindi ad avere sempre più conferme, oltre che dalla bibliografia scientifica, anche dai riscontri meteo”.