‘Negozio apre in centro’. Nulla di eclatante in questo normalissimo messaggio se non fosse il fatto che il centro storico in questione è quello di Mirandola. A poco più di due mesi dal devastante terremoto che ha sconvolto la Bassa modenese e la città dei Pico c’è chi ha deciso di mettersi in gioco ed aprire – attenzione non riaprire, ma aprire – una nuova attività commerciale nel cuore di Mirandola. La scelta è stata fatta da una neo associata di Confesercenti e neo imprenditrice dato che fino a qualche mese fa era dipendente di una ditta locale. Decisione azzardata, coraggiosa? “Certamente è stata dettata dalla voglia di imprendere e di lavorare – dichiara l’Associazione – Di sicuro questa apertura ex-novo la prima a tutti gli effetti dopo il sisma, rappresenta un passo in avanti, piccolo se si vuole, ma concreto nella direzione del ritorno alla normalità. Soprattutto è l’importante segno che alimenta la speranza verso la ripresa della vitalità del centro storico”.

Maria Crisitna Borghi, così si chiama la neo imprenditrice mirandolese, avrebbe dovuto aprire la sua nuova attività la fine del maggio scorso. Gli eventi sismici susseguitisi però, hanno provveduto a scombinargli i piani. Non s’è persa d’animo e affiancata da Confesercenti è riuscita a centrare il suo obiettivo. E domani – a partire dalle ore 15,00 – inaugurerà la sua rivendita di abbigliamento per bambini, giocattoli e articoli da regalo – qalla presenza del sindaco Maino Benatti, l’Assessore Roberto Ganzerli e il presidente del Consorzio di Promozione del centro storico Mauro Bega – in via Fulvia, ora parzialmente riaperta, ma che fino a pochi giorni fa era transennata in quanto nella zona rossa e quindi inagibile.

“Avevo dato le dimissioni dal mio precedente lavoro intorno la metà di maggio, data l’ormai imminente apertura del negozio – racconta Maria Cristina Borghi – Il terremoto ha frenato però tutto ciò gettandomi anche nell’incertezza. I primi sopraluoghi all’edificio che ospita l’attività tuttavia hanno dato riscontri positivi: nessun danno strutturale di rilievo, solo lesioni lievi. L’ho interpretato come un segno ad andare avanti e così ho fatto. Un ringraziamento a chi mi è stato vicino, dal supporto avuto da Confesercenti a quello delle istituzioni, dalle quali nonostante i problemi ho trovato tanta disponibilità”.