Da sabato 11 a mercoledì 15 agosto 2012 per la ventottesima volta torna la ‘Festa dei Lamponi’ organizzata da Hewo-Modena, impegnata a sostenere le comunità Hewo in Etiopia ed Eritrea, dove i malati di aids, lebbra e tbc vengono curati e accompagnati in un percorso di riscatto umano affinché diventino protagonisti e non più emarginati nella propria comunità.

La ‘Festa dei Lamponi’ si svolge nella suggestiva cornice del centro benessere e dei prodotti naturali La Sorgente, a Barigazzo, che ha sede in un edificio inconfondibile per l’uso della pietra locale, sede dal 1931 per diversi anni della Siam, azienda che voleva sfruttare i famosi ‘fuochi di Barigazzo’ o ‘Sorgenti dell’Inferno’, già raccontati da Plinio e poi dagli scienziati del Sette e dell’Ottocento, come l’abate Stoppani, autore del ‘Bel paese’.

Nel fresco garantito dall’altitudine dei 1200 metri sul livello del mare per 5 giorni, ogni sera dalle ore 19, l’entusiasta esercito dei volontari Hewo, con decine di giovanissimi e ragazzi come camerieri, cucinerà e servirà le specialità dell’Appennino: borlenghi, crescentine, polenta, carne alla griglia, ciacci e frittelle di castagne con la ricotta, specialità a base di lamponi. Quale ulteriore testimonianza della loro qualità e territorialità c’è il patrocinio di Slow Food Frignano

Tutto il ricavato della Festa dei Lamponi servirà a finanziare i progetti di sviluppo che Hewo Modena sostiene in Etiopia ed Eritrea, dove dal 1970 hanno scelto di vivere Franca e Carlo Travaglino, condividendo i dolori e le sofferenze degli ammalati di aids, lebbra e tbc con l’impegno non di portare conforto, ma di cercare con loro il riscatto e il reinserimento sociale. L’impegno prioritario resta la capacità di dare autonomia e capacità di autogestione alle comunità che i coniugi Travaglino hanno contribuito ad organizzare, coinvolgendo gli stessi ex ammalati per costruire e gestire ambulatori, ospedali, scuole, laboratori, per introdurre coltivazioni agricole e tecniche di trasformazione dei prodotti.

In quali condizioni operino lo raccontano in una lettera di pochi mesi or sono Franca e Carlo Travaglino: “Durante gli ormai 42 anni di avventura di liberi battitori in comunità con i poveri e con i malati di lebbra, Tbc e Aids in Eritrea- Etiopia abbiamo visto, vissuto e sofferto di tutto, ma mai avevamo vissuto la follia di questo tempo caratterizzato da uno squlibrio sociale inimmaginabile, senza precedenti – sono alcuni dei passaggi dell’accorato messaggio – Qui brucia tutto; brucia la vita e la speranza dei poveri. Ogni giorno il costo della vita sale in maniera pazza e incontrollata. Ormai ha raggiunto livelli assolutamente insostenibili.  Il popolo stenta. mentre i capitalisti locali e stranieri ingrassano. La forbice tra ricchi e poveri si è allargata in misura allarmante. Per l’Hewo, la via da seguire e’ soltanto una: stare con il popolo, soddisfare la legittima domanda di aiuto, resistere, dialogare lealmente e rispettosamente con le autorità locali per cercare soluzioni giuste ai problemi esistenziali, lottare con fiducia onde evitare che la speranza dei poveri sia ridotta in cenere. Come percorrere questa strada ? Le scelte vanno fatte ora per ora, utilizzando tutte le possibili risorse, nel rispetto della legalità e per la difesa dei diritti fondamentali di ognuno Confidiamo nella solidarietà di quanti vorranno sostenere la Comunità Hewo in questo cammino di fraternità per la giustizia e per la difesa del diritto alla vita dignitosa della persona”.

La ‘festa dei lamponi’ rappresenta l’opportunità per tutti gli amici dell’Hewo e per chi vuole fare la loro conoscenza di essere aggiornati sulle iniziative e sui progetti in corso. Un’interessante anteprima è visibile entrando nel sito www.hewo-modena.it per visitare le immagini satellitari delle comunità di Garbo e Quihà. A Garbo sono stati realizzati: una stalla per garantire il latte ai bambini; un laboratorio per la conservazione dei prodotti agricoli; un asilo per bambini in età prescolare; una clinica con dieci posti letto ed un reparto per le visite ambulatoriali, con attrezzature per il laboratorio odontoiatrico e una strumentazione per il laboratorio di analisi; una nuova stalla; il mulino per la macinatura del grano e il forno per la produzione del pane.

A Quihà sono stati realizzati: un nuovo ospedale, l’unico del Tigray, specializzato nella cura delle patologie infettive; un centro dei diritti in difesa dei bambini; attività lavorative e laboratori in campo agricolo, in campo alimentare e nello specifico della conservazione della frutta e della verdura, nella produzione della pasta e del pane a sostegno dell’ospedale e come percorso formativo; un laboratorio-scuola di maglieria per la formazione socio-professionale dei giovani e per la produzione di capi di abbigliamento. E’ stato recentemente inaugurato un pozzo a servizio dell’ospedale con un lungo condotto di collegamento; il brindisi con acqua, più preziosa dello champagne, è avvenuto in primavera quando un gruppo di volontari di Hewo Modena è sceso in Africa per aiutare negli ultimi lavori, ripristinare il laboratorio di maglieria e installare una nuova macchina stiratrice.